Dopo un lungo periodo di "sonno" astrofilino, determinato dalla sfilza di delusioni accumulate in anni recenti, ho rimesso la testa fuori ed ho cominciato a cercare informazioni attendibili su cieli davvero bui.
Mal me ne incolse.
Ieri ho trovato in Wikipedia(en) la descrizione della scala di Bortle (
http://en.wikipedia.org/wiki/Bortle_Dark-Sky_Scale), e vi giuro ci sono stato male.
Mi sono reso conto che in tutta la mia vita di appassionato un cielo veramente buio non l'ho mai visto. Mai.
Stamattina ho scaricato la nuova versione beta di Stellarium (
http://www.stellarium.org/it/), e mi sono reso conto che incorpora la scala di Bortle. Gosh!
Quindi, scrupolosamente, mi sono letto l'articolo originale su Sky&Telescope (
http://www.skyandtelescope.com/resources/darksky/3304011.html?page=1&c=y, non tutto, per la verità, solo i primi tre o quattro gradini, che comunque sono riassunti nella pagina di wikipedia), ed ho anche spulciato su questo forum diversi threads sull'SQLmeter per capirci di più.
Le conclusioni a cui sono giunto rimangono, per me, drammatiche (vabbé, considerate che tendo ad esagerare...):
- gli ultimi due gradini della scala di Bortle sono pressoché irraggiungibili non solo dall'Italia, ma direi dall'Europa. Anche solo il Bortle2 richiede una serie di condizioni concomitanti (trasparenza, basso livello di umidità, alta quota, lontananza da insediamenti umani) del tutto inconciliabili con le normali esigenze esistenziali e lavorative. Della serie, ci sono le condizioni=non riesco ad andare ad osservare... posso andare ad osservare=il tempo fa schifo.
- L'SQM è un buon riferimento per discriminare un sito dall'altro, ma non è in grado di discernere un sito di Bortle3 da uno di Bortle1, perché a quel punto misura praticamente più solo l'estinzione stellare, e non la vera qualità del fondo cielo.
- idem per le mappe di Cinzano, danno una visione ottimistica dell'inquinamento luminoso, riferito a condizioni ottimali, non tenendo conto che in condizioni meno che perfette l'osservazione viene molto degradata dall'inquinamento circostante.
Mi conforta almeno del fatto di possedere una buona vista, dal momento che io ho visto
sempre il fondo cielo illuminato, mai nero (forse in Sudafrica, ma ormai metto in dubbio anche quello... c'erano intorno un po' di luci del resort, non ci lasciavano allontanare per via dei bufali, e poi avevo solo un binocolo).
Ora sto seriamente valutando di unirmi alla spedizione in Namibia, almeno una volta nella vita spererei di vedere un cielo di Bortle1, ma mi accontenterei anche di un Bortle2.
Così, tanto per raccontare fiabe ai miei nipoti, come nella canzone di Guccini "Il vecchio e il bambino" (
http://tinyurl.com/3p4cch, e volendo anche
http://www.youtube.com/watch?v=vrNe06xWbic).