Tempo infame di questi tempi: inverno di neve, pioggia e nuvole. Le classiche stellate invernali sono poche in questa stagione.
E' in quelle rare stellate che l'astrofilo deve farsi trovare pronto.
Ma spesso si presentano imprevisti a cui non si può dire di no.
Per fortuna, dopo l'occasionissima mancata della settimana scorsa, quando si poteva andare a divertirsi già a 900 metri con la nebbia padana che garantiva la 6.3 (parole del reverendo king) questa volta mi sono liberato in tempo. Direzione "Cegni", piccolo posticino a pochi km da Pian dell'Armà (il pratone dei milanesi).
Se il tre è il numero perfetto allora, quando si è tutti quanti visualisti e i pollici sul campo superano i 60 (un metro e mezzo di specchi

) la cosa si fa ancor più divertente.

La nottata è stata da -6°C di media (tze...pochini) e un bel po' di umidità che si è congelata sulle macchine e sui teloni dei dobson.
Cielo mediocre, l'SQM non è mai sceso sotto i 20.87 e non ha mai superato i 20.98.
Ma ci si accontenta e si va all'opera in ritardo, visto che gli altri amici Piero e Michele erano già sul posto.
Sono veramente operativo alle 22, dopo varie prove con gli ocularetti e una
NGC2207 (il sogno invernale) rubata al 50cm di Michele (aldebaran) appena arrivato sul posto....in barba alla rodopsina e all'adattamento al buio!
Gli oggetti puntati sono stati una 50 scarsa ma vorrei puntare l'attenzione su alcuni oggetti, che magari possono tornare utili come spunto a qualcun altro.
Infatti era da un po' di tempo, annoiato dal cielo invernale, che mi chiedevo come si vedesse qualche altra nebulosa che si mostra nei gemelli e in auriga. Monto il filtro UHC e....
NGC2174: Testa di Scimmia in Orione. Trovarla è una cavolata: immediatamente a Est del bastone del cacciatore. La nebulosa è grande, cavolo! Già a 70x è chiaramente visibile. La credevo molto più piccola. Al centro della nuvola c'è una stellona di 6.8. Attorno a questa saltavano agli occhi una coppia di file di stelline molto sottili. Vado a scoprire, poi, che trattavasi di un ammasso aperto, tale
NGC2175. La nebulosa è piuttosto estesa, e dopo un paio di minuti mostra tutte le sue screziature al suo interno, anche grazie a un ingrandimento appena più sostenuto di 80x. Molto, molto bella. Un gioiello invernale da non dimenticare.
Ma lì vicino non c'era un'altra bella nebulosa così tanto conosciuta dai fotografi?
IC443, il resto di supernova chiamato Jellyfish Nebula, situata ai piedi dei Gemelli. Mi aspetto di beccare una nebulosa delle stesse dimensioni della precedente ma...non ci siamo. Bisogna andare direttamente con gli 80x per vederla. Si mostra come un piccolo archetto di luce, interrotto in tre parti. La luminosità di questi archi non è omogenea: il primo è più marcato, e via via diventano sempre più deboli e sottili. Assolutamente notevole come oggetto! Si fa piacere anche a 140x.
Si prova ora l'Intergalactic Wanderer (
NGC2419), l'ammassone globulare lontanissimo dal piano della nostra Galassia, a 300mila anni luce. Appare di magnitudine 9 ed è grande 6 primi d'arco. Già a 140x appare come una macchiolina e sembra essere alla portata dello specchione per uno spappolamento facile facile. "Basta ingrandire!", si pensa. Ma niente da fare: ho portato su gli ingrandimenti fino a 500x e di stelle neanche l'ombra! La macchiolina si ingrandisce ma non si risolve!
Dopo il solito, gustoso, giro nel Leone tra Hickson 44, il tripletto nel Leone (a proposito, nel 60cm è
fotografico, mozzafiato) e NGC2903, è la volta di stanare una galassiotta per alcuni piuttosto difficile:
NGC2885 Una galassietta di 14ma accanto alla testa del Leone piuttosto debole, ma assolutamente evidente nel campo dell'oculare a 260x. Anche le sue amichette, una IC e una PGC di mag 14.7 e 15.6 erano visibili.
E adesso è la volta della king-list. Ho preso un paio di spunti dal report del nostro reverendo.
The Box sarà sicuramente ricordato nella storia come gruppetto di galassie da papparsi per un bel po' di minuti. Perchè son quattro galassie diverse come morfologia, son belle e regalano addirittura dettagli (nel senso che non sono solo pallide macchie di luce).
NGC4169 è sicuramente la più luminosa del gruppo: bulge pronunciato, nucleo presente (in realtà è una stella di mag 9) e un bell'alone.
NGC4174 è la più piccola ma mostra il suo bel nucleo.
NGC4175, invece, è addirittura ben presente con il suo bel bulge e l'alone galattico.
Enorme è la signorinella
NGC4173, galassia fortemente allungata, uniforme e visibile solo a 140x.
L'intero gruppo perdeva colpi aumentando l'ingrandimento. La visione migliore l'avevo proprio con il Nagler 13, a 140x.
Era l'occasione per riporvare il Settetto di Copeland, a Nord di Denebola. Ci sono impazzito dietro un bel po'. Il campo stellare era quello. Ma non si vedeva. Non era la serata adatta.
E allora mi butto sul Corvo, appena passato dal meridiano.
NGC4038 e NGC4039, comunemente conosciute come "
Le Antenne". In una sola parola?
Meravigliose. Due macchie irregolari, unite solo in un singolo punto di contatto. Sembra di vedere un cuore, o le due orecchie di un nostro amato utente unite (questa la metto per vedere se leggete fin qua).
In nessuna delle due galassie vi è traccia di nucleo nè di bulge. La galassia a Nord mostra irregolarità al suo interno con delle stelle molto molto deboli. Una visione notevole, tanto da perderci alcuni minuti.
Il treno di costellazioni primaverili sta sorpassando il meridiano e bisogna approfittarne.
Sotto con la Vergine e la Chioma di Berenice!
Voglio fermarmi su una delle galassie (probabilmente) più belle che abbia mai visto. Forse è tanto non comune quanto bella!
NGC4725.
BELLISSIMA!!! Siamo nella Chioma, a Est della celeberrima NGC4565.
Questa galassia è descritta così:
SBabRing. Che non è la galassia di Sbab, ma che vuol dire "
galassia a spirale barrata di secondo stadio, con anello". E, in effetti, la fotografia dell'oggetto che c'era sui fogli stampati dal
Visual Sky Assist era proprio quella di una galassia piuttosto strana.
E' enorme già a 140x, debole la galassia, brillante il nucleo. Dopo qualche minuto di osservazione la bellissima salta fuori in tutto il suo debole splendore. Dal nucleo parte una barra dalla quale si...diramano due braccia che, chiudendosi con la barra, formano un cerchio. Veramente una visione emozionante!
Ho rifatto il rosario alla catena di Markarian, chiamando galassia dopo galassia e soffermandomi sui
Siamese Twins, viste l'ultima volta con il Lightbridge 12 da Bari.
Questa volta ho voluto tirar su d'ingrandimento. A 200x perdono il loro fascino, ma si comincia a dettagliarle meglio.
Stanotte ho visto una
M51 sottotono nonostante la presenza del ponte di materia.
Ho tentato invano la Coddington, una galassia veramente al limite che vuole un cielo come si deve (altro che Testa di Cavallo).
M81 noiosa, M82 rinfrancante.
M3 sempre piacevole, M5 ancora di più eccetera eccetera....
Chiudo la notte con il Triangolo Estivo ormai sorto completamente. M13 è quasi alto, sarà l'ultimo oggetto a scandire il tempo che passa.
No! E' Saturno l'ultimo! Incantevole grazie alla torretta binoculare a 280 e a 400x.
Guardo l'orologio che non mi mostra l'ora...ma mi dice alla Totti "aooo...annamosene a dormì". Obbedisco, smonto tutto e, soddisfatto, torno a casa dopo un bel cappuccino e cornetto in un bar sulla strada.
Ringrazio gli amici Piero e Michele per la loro piacevole compagnia e chi mi ha letto fin qui...quando inizio sti report mi prometto sempre di stringere....