1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: lunedì 1 ottobre 2007, 17:26 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
Messaggi: 4101
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Altrove è saltato fuori più volte l'argomento dell'utlizzo di un portatile (ovviamente con tema del desktop rigorosamente in modalità notturna, nero con scritte rosse!) come guida sia per avere le mappe per rintracciare gli oggetti che come database. C'è chi, come me, che non può farne a meno e chi invece lo rifiuta.
Si è così deciso di aprire un topic apposito.
Qui ognuno può raccontare il metodo con cui svolge le proprie osservazioni, che approccio ha verso gli oggetti, se si crea un programma prima o improvvisa eccetera. E quindi chi usa il PC spiega perché gli serve e gli altri raccontano invece come si arrangiano.

Io ho già detto la mia, faccio un copia&incolla:
Con un 40 cm si possono fare cose ganze tipo vedere i globulari in M31 o perdersi nell'ammasso della Vergine e identificare quante più galassiette possibile. Per me avere un buon software planetario sotto mano è indispensabile per osservazioni così approfondite. Ma il discorso è analogo anche per aperture inferiori: con 20 cm non si vedono le galassie di 13ma, fino alla 11ma ce ne sono tantissime ugualmente!
Quando non c'erano i portatili osservazioni di questo tipo per me non si potevano fare o erano molto più difficili. Per me fili e batterie non fanno perdere il fascino dell'osservazione visuale del cielo, anzi, se una tecnologia mi da un'evoluzione positiva e mi permette di vederlo meglio ben venga!!
Secondo aspetto: per fare star hopping il software è 100 volte più comodo che stampare tonnellate di carta: permette di zoomare e ruotare i campi a piacimento. C'è una bella differenza tra centrare un oggetto facile col cercatore, e cercare una planetaria di 12ma grande 5" (che quindi a bassi ingrandimenti è come una stella)!! Per un oggetto di questo tipo non basta una mappa sola, bisogna farne 3-4 con diversi livelli di zoom, insomma duballe! :?
Terzo: l'utilità di un software non è tanto nella rintracciabilità degli oggetti, ma soprattutto nelle informazioni che fornisce dopo averli puntati. Se guardando una galassia o una planetaria sconosciuta si può vedere con un click tutti i suoi dati e anche la fotografia (Guide ha le foto del DSS), l'oggetto non si "gusta" meglio?
I libri e i cataloghi vanno bene da leggere e studiare di giorno, ma durante l'osservazione diventerei scemo ogni volta prima di trovare la pagina! Immagine (in inverno coi guanti poi...)
Discorso analogo anche per la Luna: se uno si accontenta di guardarla un minuto e dire "wow" è un conto, ma se si vuole capirci qualcosa di più serve una buona guida. Io ho una vecchia mappa gigante da 1 metro che non ho MAI adoperato perché è inutilizzabile. Oggi c'è il virtual Moon, che con un click dice vita, morte e miracoli di qualsiasi cratere.

Bene, ho raccontato la mia esperienza e il mio metodo di osservazione, avanti voi.


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MessaggioInviato: lunedì 1 ottobre 2007, 18:17 
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Iscritto il: domenica 23 luglio 2006, 0:06
Messaggi: 724
Località: Falconara Marittima
Effettivamente mi stanno cominciando a creare un sacco di problemi le mappe.
Ne ho una tonnellata ormai.
Ho pensato al pc portatile (che non ho),ma poi mi sono detto che forse sarebbe meglio spendere i soldi per gotizzare la heq5.
Così risolvo anche il fattore tempo (ne ho poco a disposizione) ed in più da quello che mi pare di capire su ogni oggetto trovato vi è illustrata una serie di informazioni che tornerebbero utili ai fini dell'osservazioni.

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Newton 8"
Heq5
Hyperion zoom 8-24
Kellner 28mm 2"
GSO 32mm
Barlow Celestron Ultima2x
Filtro OIII lumicon
-
Siamo tutti nella fogna, ma alcuni di noi guardano alle stelle
Oscar W.


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MessaggioInviato: lunedì 1 ottobre 2007, 19:01 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Io finora ho utilizzato le mappe perché le trovo più comode per me per il semplice motivo che le mie osservazioni sono sempre poco approfondite a causa del cielo. Praticamente osservo solo ad ovest, sud e un po' ad est, la magnitudine limite è quella che è, il telescopio pure, più di tanto non posso fare. Quindi, essendo gli oggetti *facili*, guardo le mappe, mi studio lo star hopping (che dovrà coinvolgere solo oggetti luminosi) ed è fatta. Per ora il PC sarebbe un clone della mappa, ma con i cavi.

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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MessaggioInviato: martedì 2 ottobre 2007, 11:51 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27050
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Sono molto incuriosito dal tuo metodo di osservare, Marco.
Non ho mai visto di buon occhio un notebook durante un'osservazione visuale.
Cavi, umidità, ma sopratutto inquinamento luminoso...son tutte variabili a sfavore di un osservazione gustosa.
Ma tu con il Guide, strumento molto molto tecnico mi incuriosisci.

Veniamo al topic: il mio metodo di osservazione deepsky.

Come prima cosa sottolineo il fatto che per incominciare a divertirsi davvero nel deepsky sono necessari almeno (e sono buono) 25cm di specchio. Dai 25cm in giù quello che vedi, spesso, sono solo macchioline che vogliono assomigliare a galassie. Sono anche belle, ma pur sempre macchioline. I globulari sono una continua sfida contro il diametro e contro la microturbolenza. Parlare di nebulose...è quasi inutile: troppo poche. Gli ammassi aperti sono l'unica cosa che regalano soddisfazioni (a chi piacciono)...
Insomma con questi presupposti ti dico che quando voglio fare deepsky con il mio C8 so che non posso aspettarmi di vedere troppi dettagli...

Quando in casa mia non esisteva il goto (fino a 7 mesi fa) ho sempre reputato fondamentali gli atlanti stellari, fidi compagni di osservazioni: fondamentali per trovare le Vie del Cielo. "Punta gamma sagittae e su in Dec", "punta Mizar, vai verso Alcor in AR e scendi giù in Dec"...e così via.

Per osservare nel dettaglio un oggetto non mi affidavo altro che ai miei occhi e alle descrizioni trovate sui cataloghi descrittivi. Ottimo, per esempio, il libro di Albano (Osservazione degli oggetti del Cielo Profondo). Ottimo il Catalogo Messier e Oltre Messier, per cominciare.
Più di questo non so veramente a cosa mi possa servire un PC sul campo osservativo!
E' vero, ha l'immediatezza di trovare l'oggetto interessato, non ti devi portare carte e cartacce ma....avete mai sentito parlare di "raccoglitori"???? E di contenitori di plastica trasparenti????
Sono delle ottime soluzioni.

Inoltre adoro pianificarmi un'osservazione. Da casa con il software di turno mi trascrivo tutto quanto sul blocchetto e via...

Poi, oh, dipende anche da quello che mi va di fare! Se ho voglia di rilassarmi a sollazzare guardando le solite cose allora mentre decido cosa puntare, punto, guardo, cambio oculari...chiacchiero, mi rilasso guardando il cielo ad occhio nudo, sfumacchio il buon toscanello... :D

Vogliamo parlare dell'aspetto software?
Io li adoro...
Davvero difficile scegliere quando ho a disposizione nomi quali Megastar, Skymap, Perseus, Guide.

Tutti hanno interessantissime funzioni, sono più o meno pratici, hanno la modalità Night Vision che imposta i colori dello schermo tutti in rosso danneggiando il meno possibile l'adattamento della pupilla all'oscurità.

Di seguito un po' di "schermate rosse" generate dai vari strumenti:

Perseus
Skymap Pro
Guide

Interessante...proverò!
Tanto non ci vuole molto a premere il pulsante "Operate" ;)

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volpetta.com
Astrofilo sul campo dal 1997


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MessaggioInviato: martedì 2 ottobre 2007, 11:52 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
Messaggi: 5198
Località: Savignano sul Rubicone (FC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ho utilizzato il portatile solo un paio di volte, ma ero nel cortile di casa.
Solitamente uso mappe pre-stampate.
Quando poi riesco ad organizzarmi per tempo, allora arrivo con una bella lista di oggetti già selezionata (e le relative mappe), altrimenti improvviso.

Ultimamente sto utilizzando il palmare con astromist. E' una via di mezzo tra le due cose perché permette di lasciare a casa tutto il cartaceo. D'altra parte, il suo display non è così comodo come quello di un notebook e, soprattutto, i software per palmari non sono così completi come quelli per pc, specialmente per quanto riguarda le informazioni sugli oggetti.

Mi piacerebbe moltissimo poter disporre sul campo di un notebook con starrynight (oppure un altro planetario fatto bene), ma ciò che mi spinge a lasciare il pc a casa sono le seguenti cose:

- dipendenza da corrente elettrica, specie nei mesi freddi quando le batterie si scaricano in fretta
- perdita dell'adattamento al buio a causa del display troppo luminoso (chi di voi usa il rubilith rosso o altra pellicola per coprire il display?)
- possibilità di danneggiare il notebook, specialmente a causa dell'umidità (mi scoccierebbe assai, visto che ne ho uno da quasi 2000 euro....)
- ingombro complessivo del notebook, visto che ilmio tavolino da campo è già strapieno con le valigiette di oculari/accessori/torretta/ecc. ecc.

Ho seguito con molto interesse il topic sull'uscita del nuovo portatile ultracompatto (ed economico) della Asus.
Con un attrezzo del genere potrei risolvere la maggiorparte dei problemi dei punti di cui sopra.
Altrimenti, voi come avete fatto per ovviare ai problemi che ho indicato?

Fabio

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Fabio Babini osserva con: Rifrattore AT80/550
http://www.sbab.it
http://www.astrofilicesena.it
http://www.astrofilirubicone.it


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MessaggioInviato: martedì 2 ottobre 2007, 12:19 
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Iscritto il: mercoledì 8 novembre 2006, 22:16
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Io ci provo a non usare un portatile ma purtroppo è difficile farne a meno

l'immediatezza di rotazione di campo oculare, aumento o diminuizione magnitudine e zoomate per zone più selettive è irrinunciabile, specie per chi inizia ad avere aperture di medie grosse dimensioni.
quando si inizia a osservare oggetti esotici o si stampa migliaia di carte o si fa tutto da portatile (ovviamente per chi fa starhopping)

i problemi che incontro io è scendere e salire dalla scala ogni volta, abbastanza frustrante direi, l'ideale sarebbe un tablet o mini notebook da poco peso

io ho sempre usato dei fogli in acetato rosso a combinazione di 2 o 3
la vista rossa integrata nel software non serve a nulla imho
e oltre ai fogli in acetato va compensata con programmi appositi per diminuire ulteriormente la luminosità via hardware con programmi free tipo
http://www.adpartnership.net/DarkAdapted/
in realtà è un rifacimento del sistema che hanno i mac come standard

L'asuss eee? Mah a me sembra una cagata
è molto più castrato, 2 ore di autonomia sono tropo poche
l'ideale è il prototipo via su cui asuss s'è ispirata
http://www.via.com.tw/en/initiatives/sp ... /nanobook/
ma costa molto di più

costano ancora troppo i mini notebook


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MessaggioInviato: martedì 2 ottobre 2007, 12:29 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:37
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Stargazer ha scritto:
http://www.adpartnership.net/DarkAdapted/
in realtà è un rifacimento del sistema che hanno i mac come standard


Colgo l'occasione per segnalare una curiosità: i nuovi MacBook Pro con lo schermo a retroilluminazione LED, quando si abbassa la luminosità al minimo sono MOLTO più scuri di uno schermo tradizionale, per cui si riesce ad usarli al buio senza programmi particolari o schermi trasparenti.

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Umberto Colapicchioni


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MessaggioInviato: martedì 2 ottobre 2007, 13:09 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
Messaggi: 5198
Località: Savignano sul Rubicone (FC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Bello il macbook pro, ma parliamo di oggetti da un migliaio di euro (e oltre...).
L'asus eee mi ispirava proprio perché è molto economico (o almeno dovrebbe).
Un conto è rischiare ogni sera di far fuori un notebook da 1000 o 1500 euro, un conto è per uno da 300 euro. Più o meno è il costo di un palmare di nuova generazione.

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Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Il portatile è si utile ma non credo che sia indispensabile: ora che mi porto dietro il Pc per la webcam lo uso anche per fare starhopping.

Anche se uso ancora il mio atlante del cielo cartaceo per un motivo, ovvero per il percorso che mi da: praticamente su ogni costellazione ni da un percorso da seguire, facendoti vedere gli oggetti principali della costellazione. Questa funzione, che penso sia molto utile, non so quanti planetari ce l'hanno, se effettivamente esistono planetari con questa funzione.

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"A Los Angeles hai perso i tuoi privilegi..."


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Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
sbab ha scritto:
Bello il macbook pro, ma parliamo di oggetti da un migliaio di euro (e oltre...).
L'asus eee mi ispirava proprio perché è molto economico (o almeno dovrebbe).


Quoto. Al più me lo porterei d'estate, ma se dovessi comprare un computer per le osservazioni (visto che alla fine mi serve soltanto leggere carte, quindi niente di che) opterei per un qualcosa di molto economico, probabilmente scegliendo solo in base alla durata della batteria.

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