1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Buonasera a tutti, mi presento: mi chiamo Simone Di Carlo e faccio da pochissimo osservazioni col mio telescopio. Sono sempre stato un grande appassionato di astronomia, ma non mi ero mai dilettato nell'osservazione. Mi sto facendo le ossa con un celestron astromaster 130 eq con montatura equatoriale eq3, sto imparando la fase di allineamento con la stella polare, a gestire la messa a fuoco e la scelta degli oculari, ad avere una maggiore conoscienza di quello che mi circonda oltre i pianeti, a collimare gli specchi ecc ecc. Ora, sono giorni che mi diletto con la luna, giove con i suoi medicei e saturno ed ho iniziato a capire alcune cose. Una tra tutte e che con strumenti limitati come il mio, bisogna accontentarsi di un 10mm se si vuole riportare l'occhio a casa sano e salvo. Inutili i 4 o 5 mm o le varie lenti barlow. Lo strumento quello è, e poco permette. Se si accetta di essere in una fase di apprendimeto si torna a casa contenti lo stesso. Ho imparato quanto la meccanica vada oltre il telescopio stesso, la sua stabilità, il fatto che ogni volta che sfiori con le mani l'equatoriale a saturno viene la nausea per l'andirivieni forsennato che si innesca. Insomma, ho capito di avere tra le mani un giocattolo, o poco più, ma come già detto forse più volte, lo apprezzo per quello che mi sta insegnando, più che lasciando vedere.
Stasera ho provato a mettere le mani su M51, e quello che ho visto è stato paragonabile a poco più di un alone millimetrico, ma mi ha dato immensa soddisfazione arrivarvici con puntamenti meccanici dalla grossolanità elefantesca più che il risultato di visuale in se. Essere partito da Vega come riferimento e da li via, piano piano, verso il mio alone sbiadito, quasi commosso. Purtroppo la scoperta più terribile di questa sera è stato scoprire quanto poco sazio sono tornato a casa per via della mia immensa fame di vedere. Avrei ribaltato il cielo sottosopra, ma purtroppo...ah il tempo tiranno!
Vorrei portare a casa in futuro delle belle immagini di ciò di cui oggi mi accontento di vedere male, per questo, vedendo che su molti forum la domanda fervente è "quale primo telescopio devo acquistare", la mia rilancia e chiede: "quale deve essere il mio secondo telescopio?"
Teniamo conto che non ho fretta, mi divertirò ancora col mio astro130, teniamo conto che sono un buon risparmiatore e preferisco comprare una volta e bene, teniamo conto chw voglio fotografare sia pianeti che dso. Ringrazio chiunque si prodighi in una risposta. Considerate il mio livello di conoscenza 3/10 conble osservazioni e 0/10 con l'astrofotografia.

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Benvenuto Simone, sicuramente sei partito bene, direi.
Qualcosa di getto per aprire il post e dare spazio a risposte più mirate:
Visuale: sicuramente il diametro aiuta parecchio anche se è dipendente dal seeing locale, inquinamento luminoso, umidità atmosferica eccetera. Quindi...un 200mm potrebbe essere già un buon tubo, quale conformazione ottica dipende da altri fattori quali peso, lunghezza, dobson, sct...ed il tutto deve avere un supporto adeguato pena tremolii e staticità scarsa. Nebulose e galassie le vedrai sempre come batuffoli,sbuffi di fumo e sempre in b/n, l'occhio umano così risponde col buio.
Astrofotografia: avrai visto ciò che gli astroimagers hanno in firma per fare ciò che pubblicano. Piccoli passi, intanto, ed attendi consigli più mirati e consistenti del mio.

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

Ovviamente non sempre ciò che va bene in visuale è altrettanto adatto per l'astrofotografia, specialmente rispetto a ciò che vuoi riprendere.

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

manca una informazione fondamentale: da dove osservi? com'è il cielo?

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qa'plà!
Radical chic certified

Osservo da crecchio, in privincia di chieti, precisamente in una piccola contrada in mezzo a molti campi coltivati. Avendo vicino la costa dei trabocchi, ortona, lanciano, pescara e la val di sangro il cielo non è il massimo, ma magari abbandonando casa e andando sulla majella si può migliorare molto. Posso muovermi molto liberamente

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ok, chiaro
però qua scatta la domanda successiva
visto che ti devi muovere per avere il cielo buio, quanto sei disposto a "caricarti"?
capirai che se vai sotto un cielo nero sicuramente c'è chi ti consiglierà il dobson più grande che puoi permetterti... ma si dimenticherà di dirti che se sali molto di diametro, salirai anche molto di peso e di ingombri

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qa'plà!
Radical chic certified

Ha detto che vuole fotografare, in futuro.
Siccome il futuro è generalmente adesso, penso sia superficiale consigliargli un dobson.

Benvenuto!

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volpetta.com


Da dove osservo? - Dobson 60cm f/4 - Dobson 30cm f/5 - Vixen VMC260L - Skywatcher 120ED - Borg 76ED - Lunt LS50THa PT600

Crecchio...sembra non malaccio, secondo questo sito che sicuramente conoscerai, riesci a scorgere la Via Lattea?
Sqm 20.22 bortle 5
https://www.lightpollutionmap.info/#zoo ... kiOjg1fQ==

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

La serata della tua vita si, ma generalmente è difficile. Nelle notti più buie, nei posti meglio locati, con il giusto timing di adattamento, si intravede la scia luminosa, flebile, ma percettibile

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Quello del dobson sarebbe stato un buon consiglio se avessi chiesto per un primo strumento. Sicuramente più semplice da mettere in opera rispetto ad una equatoriale tedesca, e come dici tu, con visuali ampie offerte da una gamma di specchi maggiore. Tornando indietro ci avrei fatto un pensiero. Poi anche il fatto di avere una villa di campagna con 5 ettari circostanti sono un incentivo al dobson. Ho spazio e buio a portata di mano. Ma come suggerisce un altro utente, sono interessato a iniziarmi alla fotografia astronomica.

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