Eccomi qui, grazie per i commenti (e per aver letto).
Come detto in precedenza, i sogni di completare il programma osservativo nella Balena svanivano tanto rapidamente quanto questa si avvicinava all'orizzonte.
Valeva la pena, allora, spostare la mira verso il Pegaso e ritornare su un classicone:
NGC 7331 - All'oculare sembra di guardare una "piccola Andromeda". Personalmente non mi entusiasma molto, sebbene sia gradita ai più. Ma questi sono gusti personali. Uno sguardo oggettivo a 215 ingrandimenti mi mostrava una galassia di buona luminosità e ovviamente elongata in direzione quasi esattamente N/S. Una sottile striscia di polveri è visibile in visione distolta sulla parte occidentale dell'alone galattico.
La parte più gustosa della visione di questa galassia è la vicinanza, anche se solo prospettica, delle compagne che a 215x completano il quadretto:
NGC 7335 - E' la prima visibile tra le tre e si mostra evidentemente elongata in direzione NNW/SSE con un debole gradiente verso l'interno. E' anche la più grande, di dimensioni stimate di 2'x1'
NGC 7337 - Di forma leggermente ellittica, uniforme nella sua luminosità e dai contorni piuttosto netti rispetto al fondo cielo. 1'x1' circa.
NGC 7340 - Anche questa appare chiara ed evidente. Di forma rotonda, è più densa verso il nucleo (che non è mai visibile, come nel caso delle altre compagne) e i nei bordi si stempera delicatamente sul fondo cielo.
NGC 7336 - Occhiata fugace e non attenta per questa quarta compagna (mannaggia a me e alla fretta) vista di sfuggita.
In realtà questo quadretto nel Pegaso è soltanto la scusa madre per puntare un oggetto tanto affascinante, quanto incantevole da vedere e da snocciolare.
Sto parlando del vicinissimo Hickson 92, per gli amici il "Quintetto di Stephan".
Cinque galassie che fan capolino nell'oculare dopo una tiritera di parecchi minuti per puntarlo.
I ricordi della sua posizione erano vaghi e confusi, ma le direzioni in cielo sono quattro e io non volevo mollare il colpo.
Poi, da
genio della lampo quale sono mi ricordo che esistono anche gli atlanti e ne uso uno a caso per trovare la strada.
25' a Sud e 16' d'arco a Est, e il gruppetto è bello che nell'oculare a 215x.
NGC 7320NGC 7318NGC 7318ANGC 7319NGC 7317 - Vedere l'intero gruppo risolto, chiaro, evidente era già una bellissima conferma di non aver fatto una ca^^ata a prendere un telescopio con le ruote e la carriola pesante 50 e passa kg. La visione è stupenda e ricorda veramente l'immagine DSS. La struttura e la morfologia di ciascuna galassia è di facile riconoscibilità. Le cinque componenti sono evidenti e separate, tranne che le 7138 e 7138A, adiacenti e praticamente a contatto.
Contento e appagato di questa dose di fotoni ben spalmati, passo a un'altra chicca.
NGC 3242 - Il Fantasma di Giove è veramente eccezionale, senza ombra di dubbio sono davanti alla miglior visione di questa planetaria che abbia mai avuto. Evidente già a 215x, mostra immediatamente una struttura molto particolare e ricchissima di dettagli. Senza filtro la percepisco di colore verde ed è caratterizzata da due gusci. Rispetto a quello interno, il guscio esterno ha i contorni finemente irregolari.
A 350x tutto il dettaglio visto finora diventa ancora più palese. La nana bianca centrale è un faro con e senza filtro OIII. Il guscio interno mostra due lobi a 180° in direzione dell'allungamento della nebulosa e ha una luminosità maggiore e uniforme rispetto a quello esterno. Davvero un gioiello.
Ho puntato un'altra nebulosa planetaria, classico di stagione, la
NGC 7662 ma ero ancora shockato dalla precedente visione e non ho preso appunti degni di considerazione
Nulla da segnalare, insomma :biggrin:
NGC 891 - Sebbene questa splendida galassia fosse praticamente allo zenit, questa visione non è stata all'altezza di altre fotografiche avute in altre occasioni con strumenti analoghi. Solita banda di polveri centrale che tagliava completamente in due la galassia, bulge simmetrico e contorni ben definiti.
E' il turno di un altro gruppone galattico, un Abell Galaxy Cluster nel Perseo, il 426.
NGC 1275 e compagne - Conto la bellezza di docidi galassie viste al primo colpo nell'Ethos 13mm, a 215x. Stupenda visione.
Nel frattempo il cielo invernale è praticamente tutto al meridiano.
Orione fa bella mostra di sé e non si aspetta altro di accedere alle sue celeberrime nebulose.
Si comincia rilassati:
NGC 2022 - Un po' troppo rilassati: questa planetaria è poco emozionante: appare leggermente allungata in direzione NW/SE e priva di dettagli sulla superficie, senza mai vedere la sua stella centrale.
Si continua con il classicone, facile da puntare, sempreverde, semprebella, sempregrande...
M42 - Mostro il mostro agli amici
Franceschi. Uno dei due butta fuori qualche lamento di voluttà. L'altro rimane in religioso silenzio per minuti interi a gradire e scrutare l'immensa nube di luce. Finché, nel silenzio della notte stellata, si allontana dall'oculare e dice testuali parole: "ma io vedo
rosso!".
"Tsk tsk...teh, un altro che dice di vedere il colore" penso e ridacchio in silenzio, non sapendo cosa mi sarebbe aspettato di lì a poco.
Metto l'occhio all'oculare, l'Ethos 21mm che regala 4,5mm di pupilla d'uscita e 132 ingrandimenti. Guardo, riguardo. Mi faccio spiegare bene
dove vedeva il rosso. Francesco mi descrive meglio cosa vedeva e....aspetta un attimo....
ECCOLO!. Il famigerato
rosso in M42!
Per la prima volta in centinaia di sessioni osservative in svariati cieli e con svariati strumenti, potevo dire di vedere in maniera inequivocabile il colore rosso in una nebulosa.
I classici verde e azzurrino li ho visti decine di volte in ogni nebulosa planetaria oltre una certa luminosità superficiale.
Stavolta il rosso era lì, fermo e fiero.
Stentavo a crederci. Ma mi dicevo che a casa avrei tentato una spiegazione con un nesso logico compiuto.
NGC 2023 - Piccola nebulosa a riflessione visibile senza filtro che aiuta a identificare in maniera facile la Testa di Cavallo.
B33 - Qui, sulla Testa di Cavallo, ho sentito l'esigenza di scalare di ingrandimento. La presenza del filtro H-Beta e la debolezza della nebulosa (vista decine di volte in strumenti più piccoli) chiedeva un oculare che mi desse una pupilla d'uscita maggiore. Più luce, insomma.
Montai nel focheggiatore il Baader Aspheric 36mm, per una pupilla d'uscita molto più generosa rispetto a quella dell'Ethos 21: 7,5mm.
Grazie a questa marcia indietro ho potuto osservare la Testa del Cavallo in maniera anche dettagliata, con il "naso" del cavallo in bella mostra se attentamente cercato.
NGC 2024 - La nebulosa Fiamma ha dato il meglio di sé con il filtro UHC a 77x, col quale era evidente la sua forma a foglia d'acero, piena di venature interne. Non luminosissima come mi aspettavo, ma presente.
NGC 2371-2 - La bellissima planetaria bilobata nei Gemelli è uno di quei gioiellini da non dimenticare di puntare durante le notti invernali: è evidente già a bassi ingrandimenti come un rigonfiamento circolare e nebuloso. Aumentando è visibilissima la stella centrale che vede da un lato e dall'altro due propaggini simmetriche tipiche di questa planetaria.
Sh2-308 - Se puntiamo la omicron-1 Canis Maioris usando un filtro OIII, possiamo avere una bella sorpresa se stiamo sotto un cielo buio e trasparente. Una colonna nebulare si innalza dalla stellona verso Nord. Quello è il bordo occidentale della Sharpless 308, una bolla nebulare di Wolf-Reyet, ovvero una nebulosa a emissione eccitata da stelle caldissime di tipo Wolf-Reyet.
Gli appunti sul brogliaccio dicono che ho puntato altri oggetti come la NGC 2392 Eskimo, la M 78, la NGC 2359 Elmo di Thor e qualche altro classicone. Non ho preso appunti in merito e la memoria, a distanza di sei mesi è quel che è :biggrin:
Credo che il report sia terminato qui.
La nottata è stata molto piacevole.
Il Pollino mi ha rivisto dopo un anno e mezzo abbondante di astinenza causa arrivo del marmocchio.
E io ho rivisto il Pollino in una buona veste, con amici ritrovati e nuovi amici appena conosciuti.
Ora non c'è che da tornarci...