Riesco finalmente a fare due noviluni consecutivi bissando l’uscita del 10/8/2018 al Passet - Saint Barthelemy.
Le previsioni sono incerte durante tutta la settimana che portano al weekend ma a ridosso di sabato virano decisamente verso un miglioramento. La meta finale resta non fissata fino al primo pomeriggio quando con la maggioranza degli interessati vota per il Sempione. Dopo il parziale insuccesso di gennaio con Jacopo (tanta neve, gran freddo e “cielo strano”) volevo testare nuovamente questo benedetto Sempione.
Giungo al passo verso le ore 18:20 e per la prima volta in assoluto mi dirigo verso le famose piazzole sotto il passo. Quella più in basso è già occupata da un paio di astrofili e appena dopo di me arrivano Jacopo e
Tucana con nipote dalla Provincia di Reggio Emilia (che bel viaggetto...). Il meteo promette abbastanza bene: c’è qualche nuvola lungo i crinali ma niente di preoccupante e solo un po’ di aria leggermente fastidiosa. Perlustro con calma la zona e decido di mettermi nella piazzola più in alto. Il Sole sparisce dietro le cime a Ovest verso le 18:40 mentre arrivano ancora altri astrofili. C’è un gran via-vai di auto ma sono tutti appassionati di astronomia e sembra di partecipare ad un mini star-party come quello che si sta svolgendo a Saint Barthelemy. Alla fine si conteranno 12 astrofili e 9 telescopi distribuiti su 3 piazzole. Fatto curioso che tranne una singola eccezione sono tutti osservatori visuali, una vera rarità ormai.
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Nella “mia” piazzola si mette anche Graziano che possiede uno strumento identico al mio (Dobson RP-Astro Phoenix 16” - 40cm f/4.5). Ci balena ad un certo punto di affiancargli per fare un bel binoculare……
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Ottimista monto anche lo Star Adventurer con una vecchia Canon 350D modificata con l’intenzione di riprendere il Cigno con un 50mm. Purtroppo questa attrezzatura non sarà utilizzata.
Terminato di allestire la mia postazione dedico 10 minuti per piantare una tenda che mi servirà per riposare dopo la notte di osservazione.
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La notte astronomica si avvicina ma purtroppo si avvicinano anche le nubi. Quando appaiono Marte e Giove seguite dalle prime stelle il cielo a ovest è in continuo peggioramento.
La fine del Crepuscolo astronomico è alle 21:35 circa ma c’è poco da osservare, a malapena si riesce ad allineare cercatore, telrad e ottica principale. Le previsioni sono però ottimistiche con un miglioramento dopo le 22-23, non resta che aspettare chiacchierando con i compagni d’avventure. Qualche temerario tra i varchi delle nubi sfida la pesante umidità che aleggia puntando i pianeti con gli SC che ben presto usciranno di scena con le ossa rotte visto che non erano provvisti di paraluce. Gli amici emiliani per ora tengono cautamente sia un rifrattore ED da 12 cm e che SC 11” con i tappi davante alle ottiche.
Stanchi di aspettare verso le 23 i molti astrofili alzano bandiera bianca smontando e abbandonano il campo. Resiste oltre al sottoscritto anche Graziano, Jacopo e gli emiliani. Decidiamo di fare un giro a piedi verso il passo e notiamo che la situazione è migliore, c’è meno umidità e il cielo sembra più sgombro. Jacopo a questo punto decide di prendere l’auto e va a visione un paio di piazzali che si trovano a 5 km sul lato vallese. Quando torna ci riferisce c’è più in basso c’è molta meno umidità e il cielo è quasi completamente sereno e sta prendendo in seria considerazione di smontare e di spostarsi. Per me e per gli altri smontare, caricare, scaricare e rimontare il tutto sarebbe troppo dispendioso in termini di tempo e fatica quindi mentre salutiamo Jacopo augurandogli un “In bocca al lupo” e “Cieli sereni” speriamo che la situazione migliori anche da noi presso le piazzole del passo.
Per fortuna il meteo diventa più favorevole e sorride agli astrofili che hanno resistito al Passo e in seguito scopriremo che sarà andata bene anche a Jacopo.
L’umidità è elevata ma oramai il cielo è completamente sereno: si parte!
Testo il cielo prima con
Albireo e poi con
M13. La vicina galassia
NGC6207 si vede subito senza problemi quindi le condizioni minime sindacali per osservare ci sono.
Ore 00:10 Temp +5.1 98% SQM-L 21.30/21.35
A differenza delle precedenti uscite quando seguivo uno delle schede di Sue French che appaiono su S&T decido di iniziare qualcosa di più a lungo respiro per osservare la lista dei “
Best 650 DSO” suddivisi per comodità per
costellazione.
Inizio con una costellazione piccola che contiene solo 3 oggetti: la
LiraIl debutto di questa mia fatica che mi terrà occupato per diversi anni è la classica planetaria
M57 che si punta ovviamente senza utilizzare alcun atlante. Su questo obiettivo posso usare finalmente in maniera proficua l’oculare ES 82° 6.7mm che comprai su Astrosell a inizio anno ma che giaceva ancora inutilizzato se non per qualche test veloce dal giardino di casa con un Pentax 75 su stelle doppie e sulla Luna. Osservo anche con il 9mm sia in modalità liscia che con OIII e UHC. Con i filtri la nebulosa è ovviamente più contrasta ma spariscono tutte le stelline intorno tranne quella più luminosa accanto bordo est che resta visibile. Per curiosità in seguito controllo la magnitudine di questa stella denominata GSC 2642-0433. SkySafari riporta 14.4, in Fiches personnelles d’observation du ciel è di 12.4, su una vecchio articolo di S&T che tratta proprio a magnitudine limite dove è riportata una mappa di stelle intorno alla nebulosa è di 13.0, The Night Sky Observer’s Guide ma anche in Observing Handbook and Catalogue Of Deep-Sky Objects è di 12. Le differenze sono sostanziali e arrivano fino a 2.4 che secondo me è un enormità.
Ore 00:39, Temp +4.4, 98%, 21.35
Secondo oggetto è l’ammasso globulare
M56 che individuo velocemente in quanto è quasi a metà strada tra Beta Cyg (Albireo) e Gamma Lyr (la stella in basso a sinistra dell’asterismo principale della Lira) ed appare anche nel cercatore. La visione è buona sia con il 14mm che nell 9mm: in entrambi si risolvono fino al centro in campo molto ricco di stelle: siamo infatti in piena Via Lattea.
Ore 0:56
NGC6791 è un ammasso aperto più a nord dell’oggetto precedente e accanto a Theta Lyr non si vede nel cercatore mentre nel Dobson appare ricco di stelle ma di luminosità medio bassa. La visione che preferisco è con il 24mm, a sud ovest si nota un vistoso triangolo isoscele di stelle.
Ore 1:11 +3.3 98% 21.35 nella Lyra mentre allo Zenith si arriva a 21.57
Ora mi sposto verso del
Delfino che accoglie anche lui 3 oggetti. Si comincia con il Globulare
NGC6934 che si trova proprio sotto Epsilon Del, la coda del Delfino. Aumento gradualmente gli ingrandimenti (24mm, 14mm, 9mm quest’ultimo abbandonato in quanto subito appannato). Una stella 9 magn brilla sull’alone ovest.
Ore 1:34 +2.7 98% 21.65 in Andromeda
NGC7006 Si trova 3,5 gradi a est di Gamma Delf ed è uno dei Globulari più distanti dalla Terra (185.000 AL) e dal centro galattico (150.000 AL). Ho fatto abbastanza fatica a puntarlo in quanto non visibile nel cercatore ma la visione nel 6.7mm è gradevole. Piuttosto concentrato e non luminoso, resta non risolto.
Pausa
Ore 2:20 +2.4 98% 21,77 in Ariete (record personale)
NGC6905 Questa planetaria conosciuta anche come Blue Flash Nebula non riesco a trovarla partendo dalla testa del Delfino e dirigendosi a nord ovest, riesco molto più facilmente dalla testa della Freccia e spostandosi verso est. Visione migliore con un UHC e 9mm a livello di contrasto ma senza ulteriori dettagli. Si trova sulla base minore di un trapezio, il colore blu non riesco a notarlo la luminosità è evidentemente più pronunciata al centro e a est.
Ore 3:14, +2.5 +98%, 21.67
Unico oggetto della lista in
Ariete è la galassia
NGC772 che è veloce da puntare se si parte da Gamma Ari. Visibile già con il 24mm ma visione ottimale nel 9mm. Questa galassia spirale si mostra luminosa e allungata ma non vedo i bracci che sono evidenti nelle fotografie. La sua compagna
NGC770 la cui forma non è ovale come la precedente e disegna con la precedente galassia e una stella di 11,5 un triangolo evidente nel campo dell’oculare.
3:45 +2.9 98%
Incomincio una costellazione che è piuttosto ricca ben consapevole che non riuscirò a vederli tutti oggi: la
Balena infatti conta ben 15 oggetti.
Tralascio momentaneamente M77 già vista in precedenti uscite per dirigermi su
NGC157. Parto da Iota Cet, la stella più a ovest della Balena e spostandosi a est dovrei trovarmi subito questa galassia. Individuo quello che dovrebbe essere il mio obiettivo ma non mi trovo con le descrizioni, le schede in mio possesso e le stelle di sfondo. Ci passo 5 minuti non capendoci nulla quando decido di ripartire dall'inizio quando finalmente la trovo. Centrata con il 24mm e osservata nel 9mm dove compare quasi in mezzo a due stelle di 9m. L’oggetto precedente in base ad un’analisi a freddo a casa dovrebbe essere stato NGC153 che si trova circa 1° più a sud ma non sono certo.
NGC246 (Skull Nebula) facile da puntare in quanto con Phi1 e Phi2 forma un triangolo con il vertice inferiore occupato dalla planetaria e le due stelle visibile a occhio nudo si trovano a loro volta a nord della Beta. Di generose dimensioni anche 14mm è visibile anche senza filtro ma nel OIII stacca molto meglio dal fondo cielo. Il guscio esterno è irregolare e diverse stelline si sovrappongono alla nebulosità. Osservata anche con il 9mm senza filtro.
Quasi mezzo grado a nord est si trova la galassia spirale
NGC255. Con altre due stelle di settima forma anche qui un triangolo equilatero di circa 20 primi di lato dove questa volta la nebulosa occupa il vertice in basso a sinistra. Dedico una veloce osservazione senza rilevare alcun particolare nei due primi di ampiezza.
Mi sposto solo 3 gradi a sud-ovest per la barrata
NGC210. I tenui bracci non sono visibili ma il nucleo allungato è facile nel 9mm. Cerco di rintracciare le stelle rispetto alla foto di riferimento ma non vedo una delle due che si sovrappongono alla fine del al braccio settentrionale (quella più vicina al nucleo): la stanchezza si fa sentire.
Il cielo a nord est mi sembra schiarire e da diverso tempo sono l’unico rimasto ad osservare visto che Graziano si è coricato da quasi un ora. Sono stanco e dedico un minuto di osservazione a
M42 e
M43.
Ore 5:09 +2.3 98%
Chiudo le ottiche, giro il telescopio in maniera che la parte superiore prenda il sole all’alba per facilitare l’asciugatura. E’ veramente tutto molto bagnato e ritirare in auto in quelle condizioni non sarebbe stato furbo. Poco prima delle 6 mi chiudo in tenda per cercare di dormire. Ho portato il sacco a pelo di peso intermedio di materiale sintetico dato per un comfort di +5 e limite di 0 gradi. Mi infilo con un paio di strati leggerli nella parte superiore e dei pantaloni lunghi estivi. Non soffrirò per niente il freddo nonostante la temperatura esterna di un paio di gradi ma in tenda saranno qualcosa in più grazie al tepore corporeo. Come al solito fatico a prendere sonno e resto a letto fino alle 9:30 proprio quando il
ole sorge dietro la montagna più alta della zona (Hübschhorn 3192 m). Nel dormiveglia sento che Graziano sta ritirato ed è ripartito verso le 9
Io mi alzo poco dopo, frugale colazione con the caldo e biscotti e con calma smonto la mia attrezzatura che nel frattempo si asciugata velocemente al sole. Mi godo il sole e il panorama di questo anticipo di autunno.
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Tirando le somme il bottino è stato molto inferiore alle aspettative ma visto le condizioni in cui ho osservato direi che è un bicchiere mezzo pieno. Sono contento della nuova sistemazione della mie valigette porta oculari anche se alla fine li ho riposti in auto in quanto più riparate dall’umidità che è stata tremenda tutta la notte. Ha sofferto soprattutto il telrad mentre secondario e primario hanno retto grazie al telo e al paraluce. Occasionalmente mentre osservavo gli oculari mi hanno temporaneamente abbandonato. Ho deciso di abbandonare il mio fido tavolino da campeggio (8 kg di ignoranza) in quanto al mattino gocciolava ruggine. Devo prendere qualcosa di più pratico e che si adatta meglio alla mia autovettura soprattutto per la logistica di scarico e carico. In certi caso ho trovato più utile il Triatlas B/C piuttosto che il C (nel caso di campi troppi affollati oppure se durante lo star-hopping mi trovavo sui bordi di una pagina). Per la seconda volta sulla mia pelle ho appurato che buone letture di SQM non sono sufficienti da sole per ottenere osservazioni di qualità.
Riepilogo:
Galassie 6
Globulari 4
Ammassi Aperti 1
Planetarie 3
Doppie 1
Nebulose 2
Totale 17 Oggetti
Temperatura:
Min 2.3°C
Umidità:
>98% (condensa ovunque)
SQM-L:
Min 21.30 - Max 21.77
Attrezzatura:
Dobson RP-Astro Phoenix 16”
GSO SuperView 30mm 70° 47x FOV 1.417°/70’ PU 6.7mm
ES82 24mm 82° 75x FOV 1,09°/ PU 5,3mm
ES82 14mm 82° 129x FOV 0,64°/ PU 3,1mm
ES100 9mm 100° 200x FOV 30,0’ PU 2,0mm
ES82 6.7mm 82° 269x FOV 0,31°/ PU 1,5mm
Astronomik UHC-E 31.8 & 2”; Astronomik OIII 31.8; Explore Scientific OIII 2”
Pocket Sky Atlas;Triatlas Intermediate B-C Set (218 carte); Triatlas C-Set (571 carte)
Fiches personnelles d’observation du ciel - Michel Nicole; The Night Sky Observer’s Guide