La luminosità del telescopio non c'entra con la visione dei colori, ma con la visione in bianco e nero.
Quella che si dice "luminanza" è l'intensità superficiale.
I coni sono quelli che fanno percepire il colore, i bastoncelli sono quelli che fanno vedere in B/N.
La soglia di attivazione dei bastoncelli è di una luminosità superficiale di 25, mentre la soglia di attivazione dei coni è solo 17.
C'è un abisso fra questi due valori.
Ecco perchè con un telescopio più largo vediamo oggetti più luminosi, ma non esiste un telescopio abbastanza largo da permettere ai coni di attivarsi raggiungendo i valori suddetti (e scientificamente provati da innumerevoli studiosi con innumerevoli test, porove, esperimenti e studi...) e permettendo la visione a colori, anche pallidissimi, di oggetti deboli come la Velo, M42, eccetera.
E il nostro cervello che asocia dei colori "inventati" ad una visione in bianco e nero, poichè non essendo abituato a vedere il BN deve in qualche modo "correggere l'anomalia" proponendo dei colori (il nostro cervello è si funzionale ma molto ignorante...

)
Il fatto che poi alcuni vedano il verde per il blu e viceversa è soggettivo, oltre che causato dall'età (infatti generalmente più si invecchia e più si tira al verde... )
ma l'azzurrino che vediamo è comunque grigio.
Basti pensare ai tempi dei televisori in bianco e nero:
le immagini erano indubbiamente grigie, ma se da una strada di notte si guardava verso la finestra di una stanza con un tv in BN acceso, si vedeva nettamente uscire una luce azzurra...
questa era una "creazione" del nostro cervello, che associa l'azzurro ad una debole luce "bianca"...
PS: ovviamente anche chi vede la Holmes gialla, o addirittura arancione (!!!) è "vittima" di un "complotto" del suo cervello.
