xenomorfo ha scritto:
Sarà anche divertente fare il bastian contrario e improvvisarsi esperto di sistemi cognitvi.
Non so a chi ti riferisci, ma io ho solo espresso una mia opinione aggiungendo delle immagini, non c'è mica il pensiero unico.
Non ho problemi a riconoscere di avere un processo cognitivo limitato, ma questo è un processo soggettivo e quando uno vede fragole rosse dove un altro le vede grigie, bisognerebbe vedere quale è il processo cognitivo migliore..
se poi tu dici che
stevedet ha scritto:
Il punto è che la visione è un processo cognitivo (non fisiologico)
mentre Yourockets dice che
yourockets ha scritto:
l'interpretazione avviene a livello neurale e che si tratta di un processo cognitivo, sì, ma fisiologico.
il mio processo cognitivo è vermente messo a dura prova

.
In ogni caso lasciando da parte le polemiche direi che in questa specifica immagine la percezione c'entra poco o nulla. La percezione, lo dice la parola, è qualcosa di intuitivo per qualcosa che non si vede o si vede a malapena. In questo caso c'entra più il contrasto, che è una questione di visibilità o di visione se preferite.
Provo ad argomentare: ho preso l'immagine originale e ho prelevato con lo strumento
contagocce di Paint l'esatta tinta sia della lettera A che quella della lettera B che è esattamente identica per entrambe. Ho riportato di volta in volta le due lettere nei riquadri chiari, in quelli più chiari, in quelli scuri e in quelli più scuri. Si evidenzia così che più alto è il contrasto tra le lettere e i riquadri migliore è la leggibilità delle lettere e viceversa.
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