Vabbé, non posso dire di non essermela andata a cercare... ma francamente non mi aspettavo di dover omologare un record.

Kappotto, molte delle info che mi chiedi sono sparpagliate lungo il thread, o le ho inviate via MP a Fulvio ed altri che mi hanno chiesto delucidazioni. Cercherò di riassumere l'intera vicenda in maniera esaustiva una volta per tutte.
Premessa: ho preso il LB 12" per farci deep-sky, ed è il motivo per cui l'ho usato nei mesi passati, lontano dalla città, in condizioni di seeing turbolento e/o con collimazioni non ottimali. Man mano che ci ho preso confidenza e pian piano risolte le numerose problematiche di questo strumento, collimazione in primis, mi sono reso conto dell'ottima lavorazione ottica degli specchi, e mi è venuta la curiosità di "spremerlo" un po' nell'osservazione ad alta risoluzione. In questo mi è venuta incontro la stabilità atmosferica del cielo di Roma, che nelle notti calme riesce ad essere praticamente immobile, ed ha stupito anche me constatare di poter raggiungerei limiti teorici di un 30cm.
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Come hai effettuato la collimazione? A quanti ingrandimenti?
Ho usato un collimatore laser autocostruito, allineato prima il secondario mediante il riflesso sul primario (nel centro del circoletto di riferimento), quindi il primario mediante il secondo riflesso sul secondario (portandolo a coincidere col primo). Questa procedura si è rivelata discretamente affidabile, allo star test l'immagine intra ed extrafocale a bassi livelli di sfocatura non mostra segni di coma, e gli anelli di diffrazione, quando presenti, sono simmetrici. Lo star test è stato eseguito a 500x (9mm+BW3x) e 900x (5mm+BW3x l'immagine è fortemente degradata e l'inseguimento una follia, ma consente di apprezzare meglio la qualità dell'immagine di diffrazione).
Aggiungo, per completezza, che prima di "buttar l'occhio" su Sirio ho ulteriormente verificato la qualità del seeing risolvendo una doppia nel Toro, O?95, per la quale il Taki double star atlas riporta m1=7,02 M2=7,56 sep.=0,9", risolvendola, ed un'altra doppia di separazione analoga e diverso angolo di posizione (ora non ricordo quale... sorry) per sincerarmi di non "vederla doppia" per via di qualche problema dell'occhio o del sistema ottico.
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Che focheggiatore monti sul tuo lightbridge?
Quello di serie della prima versione, senza riduzione micrometrica. Un po' scomodo da usare, ma non al punto da impedire il raggiungimento della corretta messa a fuoco. Se dovessi continuare a cimentarmi nell'Hi-res molto probabilmente lo cambierò... ma per il "deep" basta ed avanza.
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A che altezza era Sirio?
Saranno state le 20.00, quindi sui 25°. Io ero sulla terrazza, e la stella era ben lontana dai tetti degli edifici circostanti.
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Che barlow hai usato?
È la barlow Meade 3x acromatica in dotazione all'ETX70, un oggetto senza particolari pretese ma abbastanza onesto. Come già spiegato l'osservazione in alta risoluzione non è il mio target d'elezione e non sono attrezzato adeguatamente.
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Che oculare hai usato?
Un 9mm ortoscopico con attacco da 24,5mm (adattato al 31,8) che mi fa compagnia da poco meno di trent'anni...! Marca sconosciuta, trattato antiriflesso, campo visivo apparente sui 45°. Praticamente un fossile che a breve conto di sostituire con qualcosa di più aggiornato, con un campo visivo decoroso. Ho anche un 5mm ortoscopico della Vixen sempre da 24,5mm adattato, in dotazione al VixenR200SS da me acquistato a metà degli anni '90. L'immagine data da quest'ultimo è molto peggiore di quella fornita dal 9mm, penso anche a causa delle lentine davvero minuscole.
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Come hai stimato l'angolo di posizione?
Dalla direzione di spostamento della stella. In realtà non è stata un'osservazione preparata, non sapevo né la distanza né la direzione in cui avrei potuto trovare l'eventuale compagna, né la sua magnitudine esatta. A dirla tutta non pensavo proprio che l'avrei vista, sapevo solo che era un oggetto quasi impossibile. Guardo e la prima cosa che mi colpisce è l'enorme quantità di luce diffusa dalla primaria, continuo a guardare e mi pare di intravedere un puntino estremamente elusivo nel quadrante in alto a destra. Possibile che si riesca a vedere? Continuo ad osservare e, sebbene non visibile con continuità, mi convinco che potrebbe essere davvero Sirio B. Cercando tutt'intorno non si vede nient'altro di simile, anche a distanze diverse, quel "grumo di luce" puntiforme è una singolarità. La prima cosa che mi viene in mente è verificare l'angolo di posizione. Comincio a lambiccarmi su come ricavarlo dalla serie di riflessi dello schema newtoniano, complicato dalla rotazione apparente della volta celeste rispetto ad un sistema altazimutale, quando realizzo che la soluzione è sotto i miei occhi, e non solo, ci sto combattendo dall'inizio dell'osservazione: la stella si sposta da est a ovest (e pure in fretta!). Il "puntino" segue la stella, quindi è ad est, considerando un sistema di riferimento con lo zero rivolto verso il nord e la rotazione in senso orario valuto un angolo di posizione sui 260°, la distanza, confrontata "ad occhio" con quella tra le due componenti di Castore, la valuto sui 12", la magnitudine è impossibile da stimare, affogata com'è nel mare di luce della primaria. Chiudo tutto, scendo a casa e vado a consultare Wikipedia. Sirio B si trova ad est della principale(anche se il sistema di riferimento ufficiale è diverso da quello che avevo immaginato...), dieci secondi d'arco di distanza. Coerente con quello che ho osservato.
E, tornando al mio primo post, ho pensato: "Beh, non è poi così impossibile... Se ci sono riuscito io figuriamoci i rifrattoristi e gli specialisti di doppie, con telescopi e soprattutto oculari adatti...". Sbagliavo?
