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MessaggioInviato: venerdì 16 dicembre 2016, 23:58 
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La scorsa lunazione si preannunciava parecchio positiva.
Il grande buio a due passi dal solstizio d'inverno unito al momento di Luna Nuova garantiva ben due weekend, uno dietro l'altro, da sfruttare il più possibile.

Peccato che il maltempo abbia tagliato le possibilità di fare l'en plein, riducendo a uno solo tra i fine settimana sfruttabili.

La situazione meteo per la nottata di venerdì 2 dicembre era perfetta.
Meteoblue e 3BMeteo portavano sereno dalle 18 alla mattina del sabato.
Questo fino al venerdì mattina, quando le previsioni si sono totalmente stravolte! :crazy:

Uno scambio di telefonate con @zanzao per metterci d'accordo sul dove vederci, dove osservare e cosa fare dopo aver visto la situazione aggiornata del meteo, a dir poco agghiacciande, e decidiamo di non rischiare tanti kilometri di strada. Decidiamo di ripiegare nei posti rispettivamente più vicini.

Bruciata l'opzione Pollino quindi decido di recarmi a Cassano Murge (BA).
20km da casa e dove le previsioni portavano cielo sgombro fino all'1 di notte.
Arrivato sul posto trovo una bella carovana di gente non astrofila parecchio chiassosa e "colorita".
Non era cosa rimanere lì e facendo un altro po' di strada avrei raggiunto due amici ad Area 21, che erano già sul posto.
E così sia, tanto sono soltanto le 19.

In Area 21 il cielo è il migliore della zona del barese.
E' difficile trovare di meglio assieme anche alla comodità che concede la strada abbandonata sull'Alta Murgia.
Tuttavia il cielo del Pollino è ben lontano da quello che offrono i 500 metri d'altezza del posto.
Ma stanotte dobbiamo accontentarci.

I valori SQM si sono attestati sui 20.70 per tutto l'arco della nottata.

Mentre monto il dobson faccio due chiacchiere con gli amici giunti da Bari e dalla provincia e mi dicono che aspettiamo anche due ospiti non astrofili.

Il fido dobson da 40cm oramai è montato.
Allineo cercatore e Quickfinder, dò una ritoccatina alla collimazione e via a far acclimatare lo specchio con la ventola.

Ne approfitto per metter sù un boccone e per coprirmi adeguatamente.
L'umidità si preannuncia minacciosa, con un valore del 75% che è destinato ad aumentare.

Sono le 21.30, è arrivato il momento di sciogliere i cavalli e andare a tutta birra.

Preparo gli oculari sul tavolino, assieme all'Uranometria e alle mappe che mi preparo col percorso della sessione osservativa e sistemo la torcia rossa.

La configurazione per le galassie è:
Nagler 13mm - 145x no paracorr / 160x con paracorr
Ethos 8mm - 225x no paracorr / 260x con paracorr
Ethos 6mm - 300x no paracorr / 345x con paracorr


Il cielo mi fa l'occhiolino, visto che non mi vedeva da 2 mesi esatti. Ma non mi conturba molto questa volta.
Nel programma ho praticamente soltanto galassie. Pesci, Andromeda sono il target.

Comincio subito sui Pesci (fai clic sul nome dell'oggetto per vederne la fotografia DSS):

NGC173 - nel campo di 23' a 260x appare subito, a NE di una stella di mag. 13. Più facilmente percepibile a 160x. A 260x appare come un alone decisamente più concentrato verso il centro e con un nucleo stellare appena visibile una volta su quattro. Ha dei contorni sfumati, in visione distolta appare orientata leggermente NW-SE. Il diametro stimato è di 2'x2.5'.

NGC170 - nello stesso campo assieme alla N173, appare come un piccolo alone di mezzo primo d'arco di forma tondeggiante.

NGC132 - galassia compatta osservata a 160x. Appare orientata NE-SO. A 260x si spampana leggermente, conservando la sua ovvietà nell'individuazione e mostrando una lieve condensazione centrale.

Nel frattempo arrivano i due ospiti non astrofili, a cui dedico un po' di tempo per far osservare loro qualche oggetto classico. Giusto il tempo di non apparire più burbero di quello che sono :mrgreen:
Dopo di che si passa ad Andromeda, visto che i Pesci si erano nel frattempo avvicinati troppo all'orizzonte e l'osservazione degli oggetti risultava più difficile.
Allegato:
and.pdf [47.59 KiB]
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NGC233 - Tondeggiante, possiede una condensazione centrale marcata già a 160x che tradisce un bulge. Si sfuma rapidamente sul fondo cielo.

NGC266 - Ovvia e orientata palesemente in direzione E-O. Appare di buona luminosità e con controni ben definiti. Mostra un bulge compatto e ogni tanto salta fuori il nucleo stellare. Dimensioni stimate di 2' d'arco.

NGC262 - Macchia di forma rotonda, appena sopra la percezione visiva a 260x, è visibile a N di un filotto di tre stelle di magnitudine intorno alla 12.

UGC484 - Orientata palesemente NE-SO, appare come un alone ovale dai contorni ben definiti, meglio visto in visione distolta. Nessun gradiente interno. E' adiacente a una stella di mag. 13, che lambisce il suo bordo orientale.

NGC287 - piccola, avvistata a 160x, dove appare condensata e densa. Successivamente vista a 260x dove si spampana sul fondo cielo.

NGC295 - Fuso di luce ingrossato al centro. A 160x è già evidente. A 260x i bordi della galassia si sfumano sul fondo cielo e sono meno netti. Allungata in direzione N-S.

Trio di galassie:
NGC315 - galassia con una condensazione centrale marcata. E' di forma rotonda, piuttosto evidente anche a 260x.
NGC318 - Vista a 260x come un ovale di luce di 30" d'arco a S di un triangolo scaleno di stelle di mag. 14.
NGC317 - Bagliore spampanato tipico di una galassia a spirale. A 260x appare orientata in direzione NW-SE.

Gruppone:
NGC507 - Appare poco estesa, anche se salta fuori già a 160x. A 260x è di dimensioni comunque contenute. Ha un gradiente pronunciato e dei contorni spampanati. Il confine che la separa con l'adiacente NGC508 è molto marcato. La stimo come spirale vista di piatto, ma mi sbaglio: è un'ellittica.
NGC508 - Vista appena a 260x. Piccola e diafana, appare tondeggiante e di circa 1' d'arco.
NGC504 - Vista con difficoltà e in visione distolta a 260x.
NGC494 - Debole lucore immediatamente a N di tre stelle di mag. 14.5. E' orientato evidentemente in direzione E-O.
NGC499 - Orientata SO/NE, a 225x è visibile appena e concentrata. E' piazzata a O di una coppia di stelle di mag. 12.5
NGC495 - Debole e confusa all'interno di un triangolo di stelline.
NGC496 - Non vista.

Coppia:
NGC515 - Coppia stretta di galassie. Sono separate da 2 o 3' d'arco. Questa è orientata in direzione NNO-ESE ed è leggermente condensata al centro
NGC517 - E' condensata ed orientata palesemente in direzione NE-SO. Confini piuttosto contrastati sul fondo cielo.

NGC483 - Appare come un batuffolo uniforme pochi primi a O di una coppia di stelle di mag. 12.5.

A questo punto mi accorgo che il cielo, seppur a notte inoltrata (mancava poco più che un'oretta all'alba astronomica) non sta concedendo molto al "galassaro" che è in me.
Sarà che Andromeda si avvicina inesorabilmente all'orizzonte, sarà la stanchezza e un po' la delusione per la nottata mancata sul Pollino.
Sarà che ne approfitto per fare quattro chiacchiere con l'amico Michele che mi rubano una buona mezzora. Va a finire che termino l'osservazione con un Giove senza infamia e senza lode, immerso in un seeing di classe II tendente al III.

Ora aspettiamo la prossima Luna Nuova... con la speranza che i siti di previsioni meteo non abbiano la clamorosa debacle che ha rovinato il weekend a qualche astrofilo del "Sudde"

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MessaggioInviato: domenica 18 dicembre 2016, 12:03 
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Scusa Davide,
ma di norma quanto ti soffermi su di un oggetto per osservarlo il meglio possibile? Non sono troppi quelli che hai allegato per goderne lo spettacolo nel tempo necessario?
Ti chiedo questo perché io ho l'abitudine di soffermarmi abbastanza a lungo, per esempio su di una galassia, e mi accorgo che più a lungo guardo e più vedo.
Grazie e scusami per la domanda forse un po' ingenua.


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MessaggioInviato: domenica 18 dicembre 2016, 12:41 
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Assolutamente per nulla ingenua, @moebius!

Non riesco a risponderti con precisione, però.
Credo la cosa vari molto da oggetto a oggetto.
Di sicuro non meno di 5 minuti per singola galassia, considerando che cerco di identificare sempre l'orientamento della stessa nel campo dell'oculare (quindi cerco l'ovest, ovvero dove l'oggetto sparisce nel campo).
Ne stimo la dimensione e le caratteristiche principali che riesco a notare nel tempo necessario.
Diciamo che faccio avanti e indietro dal tavolino all'oculare due-tre volte per completare una descrizione adeguata.

Quando, però, mi trovo a stanare gruppi di oggetti che sono nello stesso oculare, la cosa cambia totalmente.

Ricordo infatti quando completai l'osservazione dell'ammasso della Chioma di Berenice (una ventina di galassie al limite strumentale).
Ci misi due-tre ore per descriverle una a una, e ne uscì abbastanza provato :D

Comunque ritengo la lista di oggetti completati durante questa osservazione piuttosto scarsa... ho avuto nottate ben più proficue! :(

Grazie per aver letto e commentato.

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MessaggioInviato: domenica 18 dicembre 2016, 13:12 
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Grazie per la risposta che è un vero commento, altro che una semplice informazione: c'è da imparare.
Ti chiedo un'ultima cosa, se non ti disturbo troppo: come fai a stimare le dimensioni apparenti di un oggetto visto al tele? A questa risposta ci terrei proprio, visto che non ne sono capace. Io, per esempio, guardando una galassia, individuo i punti da dove comincia a dove finisce, poi verifico su una carta celeste, le rispettive coordinate nelle quali è compresa.. Troppo approssimativo, vero?
Grazie ancora Davidem.


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MessaggioInviato: domenica 18 dicembre 2016, 13:45 
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Nessun disturbo, anzi, solo piacere.
E non credere che il mio metodo sia estremamente preciso :)
Molto (moltissimo) dipende dalla tipologia di oggetto.
Ne riparliamo dopo, per ora rispondo alla tua domanda.

Utilizzo due riferimenti.

Uno è il campo reale inquadrato dall'oculare.
Ad esempio, so che il campo reale dato dall'Ethos 8 è di 23' d'arco.
A questo punto divido il campo in due, ovvero circa 11' d'arco.
Ora, "taglio" la metà del campo sempre a metà, fino ad arrivare alla dimensione dell'oggetto.
Con un po' di pratica e con questo metodo si arriva facilmente a una stima meno approssimata.

L'altro riferimento è un po' più oggettivo e si chiama Nu Draconis.
E' una stella doppia circumpolare e perfettamente bilanciata le cui componenti sono separate praticamente 1' d'arco (62" per la precisione).
Se le osservi a un dato ingrandimento e ti memorizzi la loro distanza, puoi utilizzarla proprio come riferimento di stima per le dimensioni degli oggetti.

Come dicevo sopra, la precisione della stima dipende fortemente dalla tipologia dell'oggetto e da quanto lo strumento è in grado di tirar fuori dal fondo cielo.
Per esempio ci sono galassie che possiedono una parte centrale molto più luminosa di quella periferica.
E' facile vedere solo quella centrale e quella periferica è troppo debole per saltar fuori da un cielo di mediocre qualità.
Oppure lo strumento non arriva a mostrare quella soglia di luminosità.
Oppure non abbiamo "fatto ancora l'occhio" per notare la sottile differenza di contrasto dell'oggetto sul fondo cielo.
...e quindi stimeremo inevitabilmente l'oggetto più piccolo di quello che l'atlante stellare riporta.

Spero di esserti stato utile.

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MessaggioInviato: domenica 18 dicembre 2016, 14:06 
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Altro che utile, anzi esauriente. D'ora in poi sarà uno di questi due i sistemi che userò per la valutazione delle dimensioni di un oggetto, che, naturalmente, sarà sempre apparente. Avrò comunque una soddisfazione in più che ricaverò dalle mie osservazioni.
Grazie Davidem, sei stato molto gentile.


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MessaggioInviato: lunedì 19 dicembre 2016, 18:00 
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Bellissimo report, Davide! Vedo che la birretta non ti ha impedito di osservare tantissime cose. :mrgreen:

Ciaooo!

Peter

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2 x 36mm Siebert Observatory, 2 x 22mm Nagler t4, 2x 12mm Nagler t4,
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RP Optix 23-41x100 con 2 x 21mm Siebert Ultrawide
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Facciamola finita con le luci stradali: https://www.youtube.com/watch?v=l_5ycdkhH8o


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MessaggioInviato: martedì 20 dicembre 2016, 0:08 
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Bello e interessantissimo rep. + lo scambio di esprerienze con moebius. :thumbup:
Ottimi spunti!
?Domanda?
Davide, quando fai le uscite osservative porti con te la forma cartacea dell’Uranometria(l’originale),o prepari una copia digit. da consultare sul pc o fai una fotocopia/e dell'area/e di osservazione?

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MessaggioInviato: martedì 20 dicembre 2016, 0:34 
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Grazie a Peter e skyni!

skyni ha scritto:
quando fai le uscite osservative porti con te la forma cartacea dell’Uranometria(l’originale),o prepari una copia digit. da consultare sul pc o fai una fotocopia/e dell'area/e di osservazione?

Entrambe! :) (ma niente pc)

Nella borsa degli atlanti porto l'Uranometria fotocopiata e rilegata in formato ridotto al 90%.
Le mappe che ho incluso nel volume sono solo quelle utilizzabili dalla latitudine italiana: non ho messo tutti i quadri dei due volumi.
L'opera di riferimento è l'Uranometria 2000.0 prima versione. Quella attuale è un po' troppo ricca e affollata e ci sono zone in cui regna il caos.

Ma la mia linea guida è in un raccoglitore che riempio a ogni nottata.
Parto con la mappa generica (la zona di cielo che devo scandagliare con plottati solo gli oggetti di riferimento, i 2500 di Herschel) e poi inserisco nei portalistini le mappe dettagliate di ciascun oggetto, con i deepsky fino alla magnitudine che può raggiungere il mio telescopio, sistemandoli in ordine di osservazione. Il primo da osservare è quello che va a tramontare prima. Mi sposto da ovest a est, insomma.

In questo modo evito di vagare troppo per il cielo perdendo tempo e non rischio di ripetere l'osservazione degli stessi oggetti osservati in passato.

EDIT: Aggiungo delle mappe di esempio:
Allegato:
East_Eridanus_H2500_Finderscope.pdf [77.78 KiB]
Scaricato 69 volte
Allegato:
NGC1653+GreatGroup.pdf [70.49 KiB]
Scaricato 59 volte
Allegato:
NGC1611_1609_1607_1613_1612.pdf [38.31 KiB]
Scaricato 61 volte

...e tutte le altre carte dettagliate degli oggetti all'interno della prima mappa.

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MessaggioInviato: martedì 20 dicembre 2016, 15:30 
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@ davidem 27: Grazie Davide! Te lo chiedevo perchè volevo sapere se sai se esiste un programma per poter vedere in night-view mode(dimmed red light) sul portatile i PDF creati delle carte celesti.
Ciao.

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