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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 12:38 
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
Messaggi: 11624
Località: Monza
Tipo di Astrofilo: Visualista
Allora, vorrei organizzarmi le liste da osservare, almeno per quel che riguarda gli oggetti nuovi non suggeriti da libri o amici, partendo da questo parametro: la luminosità superficiale.
Perchè? Perchè è il solo dato che mi sembra di capire possa essere empiricamente oggettivo per stabilire se un oggetto si possa vedere o meno.

Veniamo al punto. M33 ha una luminosità superficiale pari a 14,2. Sabato al telescopio la vedevo. Perchè non sono riuscito in egual modo ad osservare galassiette di magnitudine superficiale uguale ma più piccole? Quale parametro interviene? L'ingrandimento? Il contrasto tra un pezzo di M33 e il fondo cielo non è uguale a quello di una galassietta più piccola?

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.


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MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 12:55 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
da come l'ho capita io, la luminosità superficiale non è un parametro particolarmente indicativo in visuale. In pratica è il rapporto fra magnitudine integrata e superficie, ma non spiega però come la luce è distribuita:
M33 ha dei bracci ben netti nei quali la luce è concentrata e li rende ben (?) visibili; galassie di analoga magnitudine superficiale ma con luminosità più uniforme risulteranno invece meno visibili.
Secondo me, in visuale, dove puoi scegliere l'ingrandimento da usare in base alla dimensione del soggetto inquadrato, il parametro magnitudine superficiale vale quanto quella integrata. Per chi fa foto invece quella superficiale dà una idea più chiara della difficoltà dell'oggetto, anche se non esaustiva, visto che la focale è (con le ovvie eccezioni) fissa.
Se sbalio mi corigerete.

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MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 14:26 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
Le basse luminosità superficiali sono più sfuggenti all'occhio quando occupano piccole estensioni (1 o 2 primi d'arco, ad esempio), utilizzare in tali casi la visione distolta ed il colpettino al tubo ! :wink:
Nel caso di M33 Andrea dice benissimo, la sua luminosità superficiale è localmente varia, non univoca, ha zone buie ben poco distinguibili dal fondo cielo e zone più luminose, direi che è un caso troppo particolare.

Dove faccio a pugni con le luminosità superficiali è nel campo delle planetarie Abell, ma la notte di Sabato al Sempione mi ha visto uscire vincitore in casi quasi estremi !!! :D (per le galassiette è più facile)

Rendendomi conto di non aver risposto, passo la mano ! :wink:

Io preparo il programma osservativo utilizzando il "Deepskybrowser" di "Messier45" online, dove oltre ai dati vedo l'immagine e mi faccio un'idea della vera fattibilità del soggetto.

Cieli sereni !

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi


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MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 15:06 
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Iscritto il: sabato 10 gennaio 2009, 20:23
Messaggi: 3327
Località: Jesolo
Tipo di Astrofilo: Visualista
Esistono degli indici (basati sugli studi di Blackwell e Clark circa la soglia del contrasto) che dovrebbero/vorrebbero fornire una indicazione sulla visibilità di un oggetto basati appunto su luminosità superficiale e luminosità del fondo cielo ma non li ho mai trovati molto utili... per info cerca "log object contrast"

PS: qualche software ha anche implementato questi indici, ad esempio "astroplanner" e "eye&telescope"

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MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 17:38 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
I problemi, secondo me irrisolvibile, sono un paio. nel senso che quel valore che dai è molto indicativo per questi motivi:
1) E' un valore medio dell'oggetto e quindi tra due di uguale magnitudine e uguale diametro possono comportarsi in modo diverso come distribuzione di magnitudine. Per esempio una cosa è un oggetto con un nucleo decentemente luminoso con una alone debolissimo (a questo punto scorgeresti solo il nucleo ma potresti dire "l'ho vista") e unla'tra cosa un oggetto piatto dove tra bordo e centro non cambia di luminosità quindi anche se il valore di mag superficiale (media) è la stessa agli occhi appariranno in modo ben diverso.
Non so se mi sono spiegato bene :mrgreen:
Cosnidera che io che osservo comete da una vita (e faccio stime di mag) una cosa che viene richiesta sempre è il gradio di condensazione (se vuoi ti spiego cos'è ma te lo puoi immaginare :mrgreen: ).
2) Il colore dell'oggetto. Considerate sempre la mag superficiale che prende tutto lo spettro senza fare destinzioni. Ma una cosa è se l'oggetto e tendente al blu (per esempio la nebulosità delle pleiadi) un'altra cosa e quella tendente al rosso (vedi tipo la nord america). per l'occhio non è la stessa cosa (lo sai che di notte vediamo meglio nel blu).
:wink:

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MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 19:02 
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In parole povere è inutile guardare a questi valori visto che é facile trovare letture di magnitudini nei diversi colori. Galassie luminose 13 nel verde e galassie di 13 nel blu daranno percezioni diverse all'occhio umano, da quello che dici tu!

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MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 19:24 
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Angoscie? :o

Donato.


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MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 19:34 
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
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Località: Monza
Tipo di Astrofilo: Visualista
La i è per sottolineare il senso di inquietudine.

Ras, sei stato chiarissimo!

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MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 19:53 
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kappotto ha scritto:
La i è per sottolineare il senso di inquietudine.

Mitico :mrgreen: :mrgreen:

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MessaggioInviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 7:59 
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davidem27 ha scritto:
In parole povere è inutile guardare a questi valori visto che é facile trovare letture di magnitudini nei diversi colori. Galassie luminose 13 nel verde e galassie di 13 nel blu daranno percezioni diverse all'occhio umano, da quello che dici tu!


Forse dal verde al blu cambia poco, da un oggetto rosso e uno blu si, cambia. Non dico che uno non deve controllare ma secondo me potrebbe essere fuorviante. E poi come ti regoli con il cielo? Che ne sai come si comporta l'accopiata occio/tele/oggetto su un cielo che non sempre sai come è effettivamente?

Per mia scelta (ma ovvio questione di gusti) prima osservo qualsiasi oggetto che ho sulla mappa senza sapere prima di che mag. è (e anche el sue dimensioni) se lo vedo bene (e poi controllo i vari parametri, mag, dimensioni, ecc) se no passo ad altro.
Cosi controllo a posteriori se ho visto o no i vari ogegtti e quindi, di massima, posso farmi una idea di cosa posso vedere inc erte condizioni di cielo. :wink:
Ma ovviamente ognuno ha il suo modo di osservare.

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