gaeeb ha scritto:
Ciao a tutti,
Avevo provato, anni or sono, un filtro LPR della Lumicon (prestatomi da un amico), ma toglieva talmente tanta luce da essere inutilizzabile (come tagliare un braccio per un dito in cancrena).
Non ti ricordi di che filtro si trattava? Lumicon ne ha sempre prodotti diversi
Cita:
Però quest'anno a Saint Barthelemy ho avuto la fortuna di apprezzare un filtro UHC (non so se fosse UHC o UHC-S) su un grosso dobson da 40cm per osservare la Velo. Così è da quella sera che ho cominciato a rimuginare sulla possibilità di acquistare un filtro per il mio C8 da usare, preferibilmente, in visuale.
Se vuoi acquistare un solo filtro devi scendere giocoforza a compromessi e attualmente un filtro che fa passare un po' di tutto pur praticando una selezione di lunghezze d'onda abbastanza rigorosa è l'UHC. Visto che sono molti i costruttori che li producono la cosa migliore è poterli provare poichè le tecniche costruttive attuali (depositi dielettrici) rendono questi filtri piuttosto bui e di conseguenza adatti a grandi aperture. Di questo ci si accorge passando da filtri alla "vecchia maniera" (Lumicon, Meade, Thousand Oaks) ai più recenti, appunto dielettrici, che arrivano dalla Germania: se i secondi sono eterni, i primi danno immagini più godibili anche senza esagerare con l'apertura.
Trovo molto razionale l'idea di Tuvok di ricorrere a un filtro per cella; tale scelta però è più costosa e offre meno scelta.
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I miei soggetti preferiti sono gli ammassi globulari e le nebulose planetarie, ma vorrei cercare di allargare i miei orizzonti verso le galassie. Lascio da parte le nebulose ad emissione, poiché tempo che con soli 20cm di diametro da un cielo suburbano il margine di manovra in tal senso sia estremamente ridotto.
Premessa: in presenza di oggetti di natura stellare non c'è filtro che ti possa dare una mano, pertanto i globulari e le galassie è meglio che li osservi al naturale! Al limite un filtro a banda larga (Deep Sky nella nomenclatura Lumicon) da un'immagine più coinvolgente degli ammassi, con una bella tonalità fredda ma è solo un'impressione perchè di fatto attenua. Il Deep Sky è molto godibile sulle nebulose chiare (M42, M8)
Per le planetarie NULLA avvicina neanche lontanamente un OIII; con un UHC al massimo fai la differenza fra il non vedere nulla (senza filtro) e identificare l'oggetto.
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Ho provato a fare una ricerca sul forum, ho trovato alcune indicazioni molto contrastanti...
L'uso dei filtri interferenziali è molto soggettivo per cui è normale trovare pareri contrastanti. Tanto tempo fa' quando li ho comprati son partito dal più estremo (OIII) e non mi sono minimamente pentito della scelta.