Le condizioni meteo di ieri sera non sono state ideali. Era prevista foschia e qualche nuvola fino a mezzanotte/l'una di notte, e così è stato.
La trasparenza, specie in basso non era granché. Poi è migliorata nella notte. SQM fra 21.4 (secondo Fabio) e 21.5 (secondo il mio). Ha sfiorato 21.6 (il mio) prima che la Via Lattea salisse.
Temperatura intorno a 10°C.
Seeing molto buono. Il Telescopio di Fabio, 40 cm con specchio sottile e ventola di aspirazione è stato subito operativo, regalandoci ottime immagini di Saturno a 400x (inciso, scolpito, marmoreo, ecc. ecc. aggetti a libera scelta). Il mio 60 è stato più lento ad adattarsi termicamente, e migliorava a mano a mano che però Saturno scendeva. Comunque non eravamo là per Sataurno è appena è stato buio abbiamo iniziato le osservazioni, in parte disturbate da nuvole di passaggio (che però almeno erano consolanti buchi neri nel cielo di stelle).
Non so da dove potesse arrivale l'inquinamento luminoso (a 21.5 è evidente che c'è luce artificiale) visto che c'era foschia sia in pianura sia nelle valli più in basso in direzione di Sappada. Comunque un po' di luce artificiale diffusa c'era (non si vedevano però tracce lungo l'orizzonte) che aggiunta alla trasparenza sotto il normale faceva un cielo tipo Bortle 3 meno meno.
Ci siamo sistemati nel solito parcheggio, all'inizio della salita per il rifugio Calvi, ma un po' più avanti dove iniziano altri sentieri (foto).
http://i46.tinypic.com/2zg5gso.jpgQualche ora prima, a casa mentre aspettavo Fabio prima di partire, guardavo sconsolato gli attacchi dei tubi alla cella superiore (
http://i48.tinypic.com/207836b.jpg ) e mi chiedevo dove cavolo mai volessi andare con un telescopio così "legnoso", che certamente non avrebbe potuto funzionare.
E invece, complice il seeing, ecco cose ne è uscito. Non ho osservato molti oggetti, un po' perché il buio è durato poco, un po' perché quando non c'è mars4ever me la prendo molto comoda, un po' perché non avevo preparato alcuna lista e ho fatto tutto al volo.
Di Saturno ho già detto (serve che aggiungo un altro aggettivo?... ma si dai: "da paura"!).
Ho iniziato con M53 e NGC 5053 accanto. M53, 380x. Mostra un cuore che assomiglia alla forma della cifra 9 e un alone con una densità di stelle minore; come due ammassi uno dentro l'altro. In questa foto
http://thebigfoto.com/wp-content/upload ... ier-53.jpg la gambetta del 9 è a ore 11 e la foto non rende il contrasto fra le stelle più luminose (il "9") e l'ambiente in cui sono immerse che è invece evidente al telescopio. NGC 5053 (
http://www.starscapeimaging.com/images/ ... 07_800.jpg ): "Molto sparso e stelle deboli sembra quasi un ammasso aperto. 265x.".
Nel frattempo il telescopio era entrato in temperatura e le stelle erano puntiformissime (un superlativo non guasta mai) a 380x. Così ho deciso che era il momento di ritoccare la collimazione. Per la cronaca appena montato il telescopio era quasi perfettamente collimato (ma come sarà mai possibile con quel tipo di innesti? Boh...eppure è abbastanza frequente) al punto che si poteva usare bene a 265x e 380x, e motivo per cui avevo rinviato la collimazione a quando sarebbe stato acclimatato. Quel momento era ora giunto: un ritocchino a una vite, uno ad un'altra ed ecco fatto: le stelle facevano "blink" a 525x passando per il fuoco. A dispetto della regola che vuole i telescopi di legno non collimabili, avevo fatto tutto in pochi secondi.
Mi sono allora spostato sulla vicina Black eye galaxy (M64). "160x. E' ben visibile la ""palpebra"" nera. Migliora un po' a 265x." (certo che collimare per gli alti ingrandimenti e poi prendere il soggetto da 160x che senso ha!).
Vabbuo'... altra galassia: NGC 4725 là vicino. Questa è stata più interessante. Le foto che si trovano in internet sono tipicamente esposte per l'alone della galassia e non rendono (come spesso accade) la dinamica delle luci che ci sono in visuale
http://www.skyshooter.net/IMAGE%20FOLDE ... ltered.jpg . Fatto sta che l'alone che in foto sembra luminoso in maniera paragonabile alla barra e alle spirali, nella realtà era quasi indistinguibile dal fondo cielo. La barra si poteva notare in visione mezza distolte e sembrava ingrossarsi alle due estremità (e sul nucleo) e sembrava inserita in un anello ellittico con qualche interruzione (che sarebbero le spirali). Una stella era ben visibile alla estremità della barra e altre lungo le spirali.
Mi sono quindi spostato su NGC 6210 in Ercole. A basso ingrandimento sembrava più o meno così:
http://www.astrosurf.com/jwisn/ngc6210-2.jpg I miei appunti: "160x. Piccola ellisse sembra contornata da un guscio esterno più debole con un punto luminoso sul guscio. Salendo a 525x si intuisce la presenza di una debole struttura più esterna di cui il punto più luminoso fa parte." E infatti andando a prendere foto più dettagliate ecco che si rivela la struttura esterna che in parte ho visto:
http://www.noao.edu/outreach/aop/observ ... uigley.jpg .
Visto che il seeing era molto buono e che M57 era quasi allo zenit ci siamo detti che quella era l'occasione per "vedere", nel vero senso della parola, la stella centrale di M57. Dapprima si vedeva "al solito modo" a 525x con stelle capocchie di spillo (sì lo so: i riflettori non dovrebbero fare le stelle capocchie di spillo e poi con quella meccanica... però questo è solo "teoria" e nella pratica il mio telescopio non sa che dovrebbe funzionare male e fare le palline di polistirolo). Poi sono passato a 800x con una nebulosa enorme che occupava una buona parte del campo visivo la stella è diventata fin troppo ovvia. Finalmente a 800x le stelle cominciavano a sembrare palline di polistirolo (ah ecco che le cose si mettono a posto! - ho pensato). Sono quindi ridisceso a 525x e forse, grazie alla suggestione degli 800x, ora la stella era puntiforme e fissa. Mah.. certo che andare al Perlaba con un telescopio di 60 cm e 100 kg solo per vedere la centrale di M57... ma chi me lo ha fatto fare! Dato che c'ero, però, ho dato un'occhiatina alla sequenza di stelle fotometriche per concludere che fino a 16.1 erano visibili in diretta e la 16.6 non è stata difficile.
Ultimo oggetto. Abell 39.
http://it.wikipedia.org/wiki/Abell_39 Un oggetto "fantasmatico". Per individuarla ho fatto prima starhopping al cercatore e poi all'oculare. Uso SakySafari Pro, con attivati tre cerchi (uno corrisponde al campo cercatore e due ai cerchi del Rigel, di cui il più piccolo è anche circa il campo dell'ETHOS 21). SkySafari Pro ha stelle fino a magnitudine circa 15 e quindi consente di fare starhopping anche all'oculare del telescopio. Abell 39 è uno di quegli oggetti che per essere visti necessita prima di identificare le stelle di campo. Così ho fatto ed è apparsa, dapprima come un vago fantasma tondeggiante (ovviamente con OIII). Sono sceso a 100x sempre con OIII ma era più difficile da vedere. Sono quindi risalito a 160x e nel frattempo avevo "accumulato esperienza" (si sa: l'esperienza fa la differenza) e ho cominciato a vedere la forma circolare con molta più sicurezza, e anche a intuire che dentro era più "vuota".
Nel frattempo erano orami le 3 di mattina e la Luce Zodiacale cominciava a disturbare. Ho visto il cielo schiarire a vista d'occhio e lo SQM scendere in picchiata: 21.4, 21.2 (a 21.2 la Via Lattea è una mezza schifezza se si è vista a 21.5 solo pochi minuti prima), 21.06 ... intanto stavamo già sbaraccando.
Una considerazione finale riguarda i movimenti del telescopio. Il dobson inizia a muoversi quando la forza che lo spinge supera una certa soglia. Un dobson fatto bene a questo punto presenta una resistenza progressiva e quindi non fa salti. Prima di raggiungere questa soglia il telescopio può però spostarsi elasticamente (nel senso che ritorna indietro se non si supera la soglia di inizio del movimento). Ebbene: ho realizzato che la causa principale della parte elastica è un moto rigido del telescopio che avviene rispetto ai piedini di appoggio. Il motivo è che gli appoggi a terra non sono infinitamente rigidi, un po' perché il contatto su terra/erba non lo è, un po' perchè i dobson di tipo compatto (alla Obsession per intendersi) hanno i piedi di appoggio ravvicinati per stare dentro la sagoma della rocker box. In un certo senso sarebbe opportuno disporre di una base intermedia per allargare i punti di appoggio. Un po' questo concetto:
http://www.yjcrane.com/img/cranes/rough ... -crane.jpg