senza scomodare bortle, sqm, cinzano...
ieri sera mentre portavo la piccolina a fare un giretto col passeggino mi sono allontanato (di 10-15 metri?) dalle luci del paesello ed ho rivisto quella che credo essere una cosa interessante (che da tutte le montagne campane che ho avuto il piacere di visitare non è assolutamente pensabile)
guardando nella direzione della luna e spostando un po' lo sguardo verso il sagittario si notava lo stacco tra il nero dei monti e il blu (molto scuro) del cielo, piu' guardavo l'orizzonte verso la luna piu', ovviamente, il blu del cielo diventava meno scuro e l'orizzonte (nero) si staccava nettamente dallo sfondo.
girandomi, invece, in direzione opposta alla luna è invece impossibile riuscire a ditinguere l'orizzonte, il nero delle montagne è assolutamente identico al nero del cielo, ti accorgi che stai guardando il cielo solo se vedi una stella, altrimenti è impossibile, il confine montagna-cielo è invisibile.
come dicevo su non ricordo di aver mai visto questo "fenomeno" in nessun posto in cui sono andato ad osservare che non sia il mio piccolo paesello sul pollino, credo (ma sono passati anni e potrei ricordare male) che anche sul prato della contessa dell'amiata ci fosse un gradiente di luminosità dall'orizzonte allo zenit.
sicuramente c'è sul terminio (il cui zenit è meno buio del mio orizzonte), sicuramente all'osservatorio di petina l'orizzonte è molto chiaro.
sarebbe interessante, a questo punto, una valutazione piu' oggettiva (magari con sqm) della variazione di luminosità dall'orizzonte allo zenit, visto che per i miei occhi è assolutamente nulla, ed un confronto con gli altri posti veramente bui che abbiamo nel bel paese

credo che la differenza la faccia semplicemente il fatto di non avere nessuna città (ma nemmeno nessun paese un po' piu' grandicello) al di qua dei monti che circondano il mio paesino (che, comunque, si trova ad oltre 800mslm)
