E' da un po' di giorni che sto letteralmente succhiando notizie in rete e cercando tantissimo su:
cieli ultra bui, misure SQM, corrispondenza Bortle-SQM-magnitudine limite visuale, misure fotometriche serie del cielo, ecc... cioè tutto quello che concerne lo studio a grandi linee e i dati di cieli bui.
Siccome mi è capitato di rileggere bene le istruzioni del SQM che possiedo e una frase risulta piuttosto sibillina e riprende quello detto dall'Alieno e da altre persone in altri forum: in presenza di luce naturale come Gegensheim (ma cos'è di preciso?), luce zodiacale e airglow le misure SQM sono meno reali, proprio come qualcuno diceva che da 21.5 in su (circa il limite per avvistare luce zodiacale e company) l'SQM diviene meno utile per distinguere Bortle 1 da 2 da 3.
Ero in Agosto negli States e appena atterrato cercai subito il magico scatolotto proprio perchè volevo misurare il cielo in zone di Utah, Nevada ed Arizona sperdute. Era esaurito quindi nel posto, in teoria, più buio del mio viaggio, non fui in grado di rilevare misure del cielo.
Ma da quando ho scoperto certe misure fotografiche spannometriche che si psosono fare per valutare inquinamento luminoso e luce naturale del cielo, mi sono ricordato delle due foto notturne che feci a Baker.
Vorrei sottoporre agli esperti se quelle luci arancio sono airglow (dubito fortemente) oppure qualche fonte di inquinamento luminoso (dubito ancora di più, visto la lontananza da tutto!

).
Vi posto due segnalibri: io indica dov'ero io ad osservare (Baker, il paese vicino ha 33 abitanti). Ely indica la città di 15000 abitanti massimo che distava da me 68 km in linea d'aria con alcuni monti frapposti.
La foto più arancio è scattata circa 40° di azimuth, cioè verso nord-est, nella direzione opposta alla città.
Paradossalmente la foto più scura è invece scattata circa 330° di azimuth, cioè verso NW e cioè verso la direzione dove si trova la città di Ely. 28 mm, 30 sec, iso 800...
Ho fotografato qualche sorta di luce naturale del cielo?