Voglio dire anch’io la mia sulla luminosità superficiale. Ho sempre trovato questa grandezza espressa non relativamente a arco-minuto quadrato, ma arco-SECONDO quadrato (vedi per esempio il bellissimo sito NED
http://nedwww.ipac.caltech.edu/ e in questo il catalogo LEDA). Tra la luminosità superficiale espressa in minuti quadrati o secondi quadrati ci sono 9 magnitudini di differenza più o meno (un minuto quadrato = 3600 secondi quadrati: una differenza di luminosità di 3600 volte corrisponde a circa 9 magnitudini). Tornando a M 101: su LEDA ho trovato una luminosità superficiale (parametro 'brief': 23.00 +/- 0.32 mag/arcsec2 --Mean effective surface brightness); - 9 mag, verrebbe 14.00 +/- 0.32, quindi un po' più ottimistico del dato tuo (tieni anche conto che di magnitudini integrate ce ne sono di diversi tipi, come puoi vedere su LEDA e link collegati: oppure nella prefazione del volume primo di Uranometria). 14, o 23 che dir si voglia, è buona? Non male, per mia esperienza, per lo strumento che ho sempre usato io, un 25 cm, sotto un cielo di almeno 5^. Ha poi assolutamente ragione Matajur: in M 101 come in altre galassie, se il nucleo è compatto e luminoso, ha di per sé una luminosità superficiale ben più alta del resto ed è QUELLO che è visibile in telescopi amatoriali. In fondo, M 31 in visuale E’ prevalentemente il nucleo e poco più, salvo che in grandi diametri (dal 30 cm in su, per intenderci) oppure, ‘apparentemente’ paradossalmente, in strumenti a bassi ingrandimenti, i rifrattori apo corti e… i binocoli.
Ma in rapporto all’inquinamento luminoso, qual è la visibilità di un oggetto debole? Visitate il sito di Tony Flanders
http://mysite.verizon.net/vze55p46/id18.html il quale nota acutamente che il concetto di luminosità superficiale è molto utile per descrivere la luminosità di fondo del cielo, naturale (luna, e per i pochissimi fortunati, la luce zodiacale) e artificiale (inquinamento). Fornisce la seguente graduatoria di luminosità superficiali per diversi tipi di cielo (i numeri esprimono naturalmente la luminosità superficiale per secondo quadrato):
17.0 cielo urbano scadente
18.0 buon cielo urbano; scadente cielo suburbano
19.0 cielo suburbano abbastanza buono
20.0 cielo suburbano molto buono
21.0 tipico cielo rurale
22.0 sito con cielo buoi ideale
I nostril siti migliori appartengono, a mio parere al range 19-20.
Prosegue Tony Flanders: la mia opinione è che il limite della visibilità venga raggiunto quando l’oggetto è circa 3 magnitudini più debole della luminosità di fondo del cielo, ma solo se l’oggetto è sufficientemente esteso ed a bordi netti, come per esempio M 97. L’oggetto è molto più impegnativo se la sua luminosità diminuisce gradualmente verso la periferia, come nel caso di M 33. Questo è quanto. Che ve ne pare?