Il limite non c'è, almeno in teoria. Anche perché se cerchi il limite visuale devi considerare anche il cielo da cui operi (se è inquinato o meno) la tua capacità visiva, la collimazione dello strumento, la sua pulizia, gli oculari che usi e la trasmissione della luce da parte degli stessi. Se si lavora in fotografia sostituisci al posto degli occhi il sensore, togli dall'equazione gli oculari e aggiungi la precisione dell'inseguimento, ci aggiungi anche la temperatura che aumenta il rumore e le capacità elaborative post produzione. Ecco, a queste variabili ci puoi aggiungere il diametro e la focale del telescopio. Ora, ammettiamo che operi in visuale. se metti accanto due telescopi di uguale diametro ma di qualità diversa e tenuti anche in modo diverso (per esempio due newton da 20 cm con la stessa focale e gli stessi oculari, ti renderai conto che in quello pulito e collimato vedrai molte più stelle deboli. Eppure sono due strumenti identici con oculari identici che operano nello stesso momento con la stessa persona e sotto lo stesso cielo. C'è solo una variabile diversa ma fa sì che tutto cambia. Comprendi perciò che una formulina empirica lasci il tempo che trova.
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